Alle elezioni europee dello scorso giugno si era candidato come indipendente nella lista di Forza Italia, raccogliendo oltre 8mila preferenza. Oggi il bustocco Marco Reguzzoni, ex capogruppo alla Camera della Lega e presidente dell’associazione I Repubblicani, ha formalizzato l’adesione al partito fondato da Silvio Berlusconi.
Lo annunciano in una nota Alessandro Sorte, deputato e segretario regionale forzista in Lombardia, e Letizia Moratti, europarlamentare e presidente della Consulta di Forza Italia. «Ho accettato questa proposta per dare seguito al percorso intrapreso alle europee – le parole di Reguzzoni – e portare avanti gli ideali liberali e federalisti, da sempre il pilastro delle mie convinzioni. Non rinnego nulla del percorso fatto in passato, anzi lo rivendico a testa alta, ma resto coerente con le mie idee di fronte a evidenti cambiamenti, legittimi sia chiaro, di altri movimenti politici».
Della candidatura di Reguzzoni si era discusso molto quando il fondatore della Lega Umberto Bossi aveva fatto sapere a urne aperte che avrebbe votato il bustocco, candidato appunto con Forza Italia, e non il Carroccio.
Il benvenuto di Taldone e Longhini
«Diamo il nostro caloroso benvenuto a Marco Reguzzoni che, aderendo oggi formalmente a Forza Italia, oltre a mettere a disposizione la sua esperienza politica ed imprenditoriale, darà un contributo fondamentale per far crescere ancora il nostro partito in Provincia di Varese dopo l’ottima performance alle recenti elezioni europee». Così il segretario provinciale di Forza Italia Varese Simone Longhini e il vicesegretario regionale Giuseppe Taldone, che annunciano «presto nuove adesioni».
«La sua esperienza e i suoi valori liberali e federalisti – proseguono – in un momento strategicamente importante per la nostra regione con l’autonomia alle porte, saranno fondamentali per l’ulteriore crescita del nostro movimento a livello territoriale. Siamo certi che Marco saprà mettersi a disposizione del territorio con la consueta passione, spirito di servizio e capacità di fare squadra nell’interesse comune del partito».
SU