Cronaca - 02 ottobre 2024, 18:27

Arrestato a Milano il presunto assassino di Fausto Borgioli ucciso nel 1992

La svolta nelle indagini di un delitto irrisolto da oltre trent'anni è arrivata dall'inchiesta sulle tifoserie organizzate di Milan e Inter. Borgioli che faceva parte del gruppo criminale capeggiato da Francis Turatello era stato freddato con cinque colpi d'arma da fuoco esplosi all'oratorio "Don Orione" di Lorenteggio

(foto d'archivio)

(foto d'archivio)

E' stata eseguita oggi l'ordinanza applicativa di misura cautelare personale nei confronti di un soggetto gravemente indiziato di un omicidio fin qui ancora irrisolto commesso a Milano nel 1992 e individuato nell’ambito delle indagini relative alle tifoserie organizzate milanesi.

Di seguito il comunicato stampa firmato dal procuratore Marcello Viola:

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno dato esecuzione in data odierna a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP. del Tribunale di Milano nei confronti di un soggetto già raggiunto da precedente provvedimento coercitivo lo scorso 30 settembre nell’ambito delle indagini relative alle infiltrazioni criminali nelle tifoserie ultrà delle squadre di calcio di Milano.

Il provvedimento restrittivo è infatti maturato nel contesto delle attività d’indagine che hanno condotto la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza a eseguire misure cautelari nei confronti di 19 soggetti (16 in carcere e 3 agli arresti domiciliari), indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere aggravata dalla finalità dell’agevolazione mafiosa, estorsione, false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’Autorità Giudiziaria, possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, accesso abusivo a sistemi informatici, lesioni, percosse, rissa e resistenza a pubblico ufficiale.

In quel contesto investigativo, le indagini sviluppate dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza, in collaborazione con lo S.C.I.C.O., si erano focalizzate sui rapporti tra un imprenditore milanese impegnato nella gestione dei parcheggi adiacenti allo stadio “Meazza” e un suo dipendente di origine calabrese, ritenuto vicino a esponenti di spicco della ‘ndrina degli “Staccu” di San Luca (RC) che, forte dei suoi collegamenti criminali, fungeva da anello di congiunzione con il direttivo della Curva Nord, intermediando le pretese estorsive dei vertici del tifo organizzato nei confronti dell’imprenditore stesso.

Le investigazioni, svolte anche attraverso la lettura degli atti all’epoca redatti, hanno permesso di ricostruire le dinamiche e il coinvolgimento dell’indagato nell’esecuzione dell’omicidio, commesso nel 1992 a Milano e rimasto fino ad oggi irrisolto, di BORGIOLI Fausto, ex appartenente al gruppo criminale capeggiato dal noto Francis TURATELLO. In particolare, nella serata del 19.10.1992, il BORGIOLI era stato ucciso con cinque colpi d’arma da fuoco nei pressi dell’oratorio “Don Orione”, nel quartiere di Lorenteggio.

Le indagini, anche a seguito delle dichiarazioni accusatorie rese da un collaboratore di giustizia, portarono a individuare quali possibili autori tre soggetti di origine calabrese, indagati per traffico di droga e vicini ad ambienti mafiosi, tra cui anche il dipendente dell’imprenditore milanese. Gli elementi raccolti non consentirono tuttavia di sostenere l’accusa.

Le più recenti investigazioni, sviluppate nell’ambito delle indagini sulle dinamiche del tifo organizzato, hanno permesso di acquisire nuovi e concreti elementi, innescati da una confidenza del soggetto calabrese al proprio datore di lavoro e confermati da successivi riscontri, dai quali è stato possibile individuare proprio in detto soggetto calabrese il materiale autore del fatto di sangue.

L’effettiva responsabilità degli indagati, unitamente alla fondatezza delle ipotesi d’accusa mosse a loro carico, saranno definitivamente accertate solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

 

Redazione

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