“Riforestiamo Busto”. Questo il titolo del progetto di alternanza scuola-lavoro – meglio denominato Pcto, ossia percorso per competenze trasversali e l’orientamento - che stanno portando avanti gli studenti di 4A del liceo scientifico Tosi. Sulla scia del progetto “Forestami” dell’area metropolitana di Milano, i ragazzi in collaborazione con Legambiente, hanno individuato delle aree dismesse e abbandonate e hanno steso dei progetti di riqualificazione attraverso il verde.
Tre le aree individuate: il parcheggio del cimitero centrale di Busto Arsizio, l’area davanti all’ex Carrefour di Sacconago e quella dietro alla palestra del liceo scientifico Tosi. Ma prima di avventurarsi nel progetto, gli studenti l’anno scorso hanno seguito lezioni teoriche sulla geologia, i dissesti idrogeologici e botanica tenute dall’agronomo Raffaele Bonsignori e Carla Gariboldi poi di natura legale (mappe, catasto e altro) con la presidente di Legambiente Paola Gandini. Un’attività indispensabile anche per individuare le aree di pertinenza comunale o privata.
«Da quest’anno – spiega lo studente Fabio Pasquale – abbiamo iniziato il Pcto con una svolta più pratica. La classe è stata divisa in tre gruppi: a ciascuno è stata affidata un’area verde da riforestare».
Innanzitutto l’area del parcheggio del cimitero di Busto Arsizio, una zona che solo il 2 novembre (giorno in commemorazione dei defunti) viene riempita da auto, gli altri giorni è abbandonata. Quindi l’idea è quella di lasciare i parcheggi, ma di ripensarla per renderla più verde, vivibile e attraente. Si pensava a un sentiero per raggiungerla e un orto comunale. Va precisata anche l’utenza che frequenta la zona, in prevalenza anziani; quindi si è pensato di arricchirla con una pista da bocce.
Sempre considerando l’utenza, ma questa volta non più di anziani ma di bambini, gli studenti hanno individuato l’altra area quella di Sacconago, all’angolo tra le vie Correggio e Luini. Pensavano a un lavoro di deforestazione e valorizzazione del verde esistente per realizzare da una parte un parco giochi o un giardino con una fontana e dall’altro lato un’area per cani recintata.
«La terza area è quella della nostra scuola – prosegue Pasquale - Prima si pensava di riqualificare il parcheggio di via Grossi e la fabbrica diroccata, in seguito l’attenzione si è spostata sull’area dietro alla palestra e il campo di via Ferrini. Il lavoro è stato quello di analizzare in primis l’area, le zone limitrofe, il target di possibili utenti, il tipo di verde presente, poi anche grazie agli strumenti digitali suggeriti da Legambiente, capire se le parti di terreno erano aree comunali e quindi utilizzabili».
Quindi, una volta compresa la destinazione e il nuovo uso, ogni studente ha steso una relazione in cui inserire gli elementi da collocare nell’area. Un diktat importante, la ecosostenibilità. «Quindi abbiamo prestato attenzione a ripresentare la stessa massa fotosintetica e ad utilizzare i materiali più ecosostenibili possibili – sottolinea - All’inizio si pensava di creare un’aula magna con una copertura di verde (piante), poi però la dirigente ha pensato di riservare un’altra area per la collocazione dell’aula magna, per esempio sfruttando il terreno dietro ai laboratori. Quindi abbiamo consultato i prof di scienze motorie Stefano Gilardengo e Sara Barlocco che ci hanno proposto la realizzazione di uno spazio destinato all’atletica».
Dunque il progetto disegna una pista ellittica di 200 m, dietro un piccolo parco. Al centro della pista si riserverebbe uno spazio per il salto in lungo e i lanci e la zona dietro alla palestra, potrebbe essere utilizzata per creare un magazzino per gli attrezzi. Inoltre ci sarebbe spazio anche per un ulteriore parchetto dove collocare tavoli e piantumare un albero. Inoltre sarebbero previsti tre campi all’aperto: un campo polivalente per basket, calcetto o pallavolo, un altro da calcio e un altro ancora o in sabbia per il beach volley (anche se difficile da manutenere) oppure con le reti da badminton (gioco con racchette e volani). Nella zona dietro si potrebbe ricavare un’area con piante o copertura per yoga, relax, ginnastica all’aperto.
L’attività è coordinata dalla prof. Catena Cicchello. docente di disegno e tra l’altro esperta di progettazione. «L’obiettivo è quello di fare un’esperienza di orientamento in un settore che può essere la progettazione e riqualificazione urbana e ambientale, utilizzando le competenze acquisite nelle discipline di scienze e disegno. Inoltre va sottolineata l’acquisizione di nuovi contenuti».
I progetti sono già stati realizzati anche in digitale. Al termine la dirigente organizzerà una presentazione all’amministrazione comunale.
Al progetto hanno lavorato tutti gli studenti di 4A: Alice Baratelli, Filippo Bellato, Valentina Calabria, Selena Cheng, Camilla Cirolini, Giorgia D’Onofrio, Pietyro De Luca, Camilla Forleo, Riccardo Fusco, Nicolò Lamera, Fabio Pasquale, Stefano Recchioni, Angelica Testolin, Giulia Toniolo e Tommaso Vanetti.