Questa mattina un centinaio di studenti del liceo Candiani-Bausch di Busto Arsizio hanno scioperato a causa dei problemi che interessano la scuola: muffa, secchi per l’acqua che filtra all’interno di aule e corridoi, materiali inutilizzabili e alcune parti della struttura ritenute poco sicure.
«La goccia che ha fatto traboccare il Candiani», è uno dei tanti striscioni che i ragazzi hanno affisso davanti all’entrata di via Manara, in riferimento all’acqua che piove all’interno della scuola e il classico detto che fa intendere che la pazienza degli studenti è finita.
Principalmente quella dei ragazzi di quarta e quinta dell’indirizzo artistico, sono loro che riscontrano più problemi, anche se molti si ripercuotono anche sugli altri indirizzi.
«Chiediamo degli interventi - spiegano gli studenti - vogliamo di nuovo le nostre classi. Alcune classi fanno lezione in corridoio o occupano quelle degli altri indirizzi, la chiusura di 5 aule toglie tanto».
Su questo punto, ha fatto chiarezza la dirigente dell'istituto, Maria Silanos: «Le aule chiuse sono 2, quando è uscito l'Rspp - responsabile del servizio di prevenzione e protezione - ci ha fatto chiudere una terza aula, per rendere meno affollato il corridoio. Questo perché è nelle due aule e nel corridoio che ci sono le infiltrazioni d'acqua».
Gli studenti sostengono anche che sia «caduto un pezzo di finestra in cortile, dove sotto c’erano degli studenti». E anche su questo punto la preside ha spiegato che «da una finestra, aperta con una certa enfasi, si è staccato un pezzo di metallo che è prima caduto su una tettoia e in seguito nel cortile».
E i ragazzi dell’Artistico lamentano anche le condizioni in cui sono tenuti i materiali, come l’argilla: «Sono lì da anni con i buchi nelle vasche che la contengono, non possiamo nemmeno bagnarla se si secca perché poi dobbiamo passare un’ora e mezza ad asciugare l’acqua che esce». Questo argomento però è stato illustrato solo nell'incontro di ieri alla preside: «Adesso verificheremo anche con i professori e appena possibile rifaremo tutto, è vero che le vasche sono molto vecchie, come le aule che si trovano nella parte storica dell'istituto».
Gli studenti vorrebbero ottenere un secondo colloquio con la preside, dopo quello di ieri pomeriggio, ma: «L'hanno chiesto alle bidelle, e loro gli hanno fatto presente che oggi erano assenti, domani sono disponibile a incontrarli».
«Volevo già illustrare ai ragazzi gli acquisti fatti per un upgrade delle attrezzature didattiche e ho colto l'occasione di farlo durante il colloquio di ieri - spiega la dirigente - siamo in continuo lavoro per rendere moderne le attrezzature di ogni singolo indirizzo, ad esempio per il figurativo abbiamo inserito il laboratorio di incisione e un forno da 18mila euro per cuocere proprio i lavori fatti con l'argilla».
Nel pomeriggio di oggi «verranno i tecnici della Provincia, perché le infiltrazioni sono un dato di fatto e spero vengano risolte».