Valle Olona - 03 febbraio 2024, 17:55

IMMAGINI E PAROLE. Papa Francesco ai giovani del Rotondi: «Grazie di essere venuti. Ricercate in tutto la verità e accettate opinioni diverse»

Durante l’udienza privata il Pontefice ha parlato ai ragazzi dello storico collegio gorlese. Esortandoli a non «lasciarsi condizionare dalla moda del momento, dai like o dal consenso altrui, perché non sono queste le cose importanti»

Foto per cortesia del Rotondi

Foto per cortesia del Rotondi

«Grazie di essere venuti. Ricordatevi di pregare per me». A riempire nella mattinata di sabato 3 febbraio l’aula Paolo VI in Vaticano, quella dedicata alle udienze papali, non sono stati pellegrini venuti da lontano, ma i giovani e le famiglie del nostro territorio, che si sono trasferiti a Roma per in fine settimana per celebrare i 425 anni dalla fondazione del Collegio Rotondi di Gorla Minore (LEGGI QUI E QUI).
650 ragazzi che con la loro gioia e il loro stupore hanno vissuto un’esperienza assolutamente unica e irripetibile, un momento speciale che non solo ha rafforzato il loro legame con la storia realtà educativa, ma che ha permesso loro di crescere e di imparare, scoprendo qualcosa di più su sé stessi e sul mondo che li circonda.

«La scuola è il luogo dove il cambiamento è possibile: dobbiamo educare oggi quelli che saranno gli adulti del domani chiamati a governare la storia – ha spiegato il rettore don Andrea Cattaneo – e al Rotondi ci impegniamo ogni giorno ad aiutare i giovani a rispondere alla domanda “che tipo di adulto diventare?”.
Non basta chiedere: “che cosa vuoi fare da grande”, ma “chi vuoi essere?” aldilà della professione e del tuo ruolo nella società, quale umanità e quali valori vuoi incarnare?
La nostra società non ha bisogno di laureati a pieni voti talvolta privi di valori, ma necessita di uomini maturi capaci di relazionarsi con profonda umanità».

Un percorso di crescita importante, possibile solo se docenti, educatori e famiglie decidono di lavorare insieme per regalare ai più giovani momenti di crescita come quello vissuto nella mattinata a Roma, prendendoli per mano e guidandoli in ogni passo del loro cammino.

«Ogni giorno ci spendiamo per promuovere nei ragazzi uno spirito positivamente critico, educandoli alla capacità di valutazione e di giudizio sulla storia e sull’attualità, attraverso lo studio e la ricerca che accompagna lo sviluppo emotivo e personale – ha proseguito il rettore –  e anche per questo abbiamo scelto di donare a Lei, Santo Padre, un violino realizzato appositamente da un maestro liutaio perché, come occorre pazienza e perseveranza per insegnare al legno a vibrare nel modo giusto, così anche noi da quattro secoli educhiamo con pazienza i giovani a far vibrare le corde del loro cuore per comporre sinfonie di pace, condivisione, collaborazione, inclusione e amore».

Per l’occasione Papa Francesco ha voluto rivolgersi ai giovani alunni del Rotondi, riflettendo insieme a loro su quali siano gli aspetti della vita a cui dare veramente importanza e su come sia necessario mantenere la propria individualità imparando, al contempo, ad accettare le diversità altrui.
«Ricercate in tutto la verità – ha sottolineato il Santo Padre – senza lasciarvi condizionare dalla moda del momento, dai like o dal consenso altrui, non sono queste le cose importanti e dipendere troppo da esse ci toglie al libertà di essere quello che siamo.
Allo stesso tempo non temete di cambiare quando necessario, e di accettare opinioni diverse dalla vostra in tutto quello che non è essenziale».

Un messaggio molto importante per dei giovani che si trovano in un momento cruciale della loro crescita, che sicuramente rimarrà insieme a loro per il resto della loro vita, insieme ai ricordi di questa giornata così speciale.

IL VIDEO

 

Loretta Girola

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