Quando Silvano Trupia afferra il microfono, la favola di Natale è già scritta ma quasi nessuno lo sa. Il presidente delle Cuffie colorate sussurra la magica realtà con la voce rotta dall'emozione, cioè che si può comprare la sede. Realtà confermata poi dall'urlo di Massimo Vitali: «Ce l'abbiamo fatta!».
Nel salone di Madonna Regina a Busto Arsizio, a quel punto la gioia è incontenibile sotto forma di applausi, lacrime e urla, che ben presto si trasformeranno in una danza sfrenata: il secondo può attendere a tavola, qui c'è solo voglia di festeggiare.
È un risultato immenso, quello raggiunto dall'associazione che attraverso le discipline sportive tira fuori i talenti e lo spirito di condivisione di tanti ragazzi con disabilità. Un risultato che faceva tremare i polsi anche solo pensare, quando si pose il problema della sede in vendita. Ma diversi amici hanno spinto a crederci e stasera c'erano quasi tutti. In pole position Betty Borroni dell'Inter Club, quindi Mauro De Bernardi che rappresentava il Pro Patria club per conto del presidente Giovanni Pellegatta, Emanuele Gambertoglio per il Tigrotto 1919. Trupia ringrazia anche l'avvocato Diego Cornacchia della Fondazione Lions Ravera. Assente fisicamente, ma non con il cuore, Antonello Castiglioni del Milan club, influenzato.
Già, il cuore. È questo lo strumento che ha reso tutto questo possibile. Adesso - spiega Trupia - manca solo la cifra per il rogito notarile. Ecco allora che Gambertoglio estrae una busta relativa a un'ultima iniziativa e annuncia che servirà a garantirne una buona parte.
Sarà fondamentale continuare ad aiutare le Cuffie colorate, che hanno osato credere nel potere dell'amicizia e hanno vinto. Perché tante altre nuove sfide arrivano, c'è pure la riforma dello sport che non risparmia le Cuffie. Ma anche molte iniziative per rendere la realizzazione del sogno ancora più netta e così il futuro: si preme per un nuovo torneo, Max Pieriboni deve fare il suo spettacolo.
Adesso, però, conta solo festeggiare. È Natale e i sogni sono veramente desideri. Le Cuffie lo gridano a tutta Busto.