Ieri... oggi, è già domani - 26 febbraio 2023, 06:00

"malmustusa" - piagnona

Giusepèn, quasi per caso, tira in ballo una parola che avevo quasi dimenticato. Glielo dico subito: vedi, Giusepèn, quanto sei importante?

"malmustusa" - piagnona

Giusepèn, quasi per caso, tira in ballo una parola che avevo quasi dimenticato. Glielo dico subito: vedi, Giusepèn, quanto sei importante? la tua esperienza; il tuo Dialetto Bustocco da strada, rincorre parole che anche a taluni Bustocchi (me compreso), sfuggono. Ed è il caso di "malmustusa" che merita un accurato approfondimento. Uno, è quello che ho elencato nel titolo: "piagnona" per dire di "una" che si lamenta sempre. Che lo fa con una lagna spocchiosa; come a dire "guardatemi come sono conciata - succedono tutte a me", mentre si parla addosso ed "elemosina" il pietismo degli altri.

Stava discorrendo, Giusepèn, con sua figlia Maria. A un certo punto le ha proprio detto "fa non a malmustusa". Maria -in verità-  aveva qualcosa da ridire su papà; lo stava rimproverando per avere lasciato la camicia sporca, fuori dal cesto dove si depongono gli indumenti da lavare, prima di essere messi in lavatrice. Per carità, il rimprovero era lieve, come lieve è la risposta: "po’, ga oei a serva tacàa al cu?" (ci vuole la serva a tua disposizione?)come per dire "ci vuole poco a mettere l'indumento dove va messo e non messo per terra, senza alcun ritegno".

Giusepèn allora … colto in "flagranza di reato" si è un po' aggrappato ai vetri, poi è sbottato in una risposta un tantino ridicola che è proprio "fa non a malmustusa" (non fare la piagnona) come a dire "ho sbagliato, ma non farmelo apparire un reato".

Allora, mi sono detto: "che si vuole dire col malmustusa?" Ho trovato poco o nulla nella meticolosa ricerca. Tuttavia, riflettendoci sopra mi sono detto "tusa" vuole dire "ragazza" e quel "mal" davanti, vuole significare (o vorrebbe significare) "fatta male". Quindi ho pensato a uno spregiativo fino a che m'è venuto in mente ….Malnate (Provincia di Varese) e mi sono risposto che non è vero che lassù (visto che Malnate sta in collina) tutte le femmine siano nate-male. Tanto che, vicino a Malnate c'è la Malcollina, una salitella senza pretesa a cui è stato affibbiato il tipico "mal".

Forse l'esagerazione potrebbe specificare che …. siccome la "collina" non ha tutte le caratteristiche toponomastiche che richiede, allora hanno messo davanti al nome (collina) il suffisso (mal). Questo è solo un ragionamento personale che può essere smentito da chi potrebbe avere approfondito il discorso e giunto a sane conclusioni.

Torniamo alla Maria che s'è beccato il "malmustusa" dal babbo. Conoscendola, direi proprio che l'epiteto è immeritato e che la "tusa" non è affatto "mal" e ora che è Donna è in grado di "far la sua parte" sia con l'estetica sia con l'eleganza.

Ne parlo a Giusepèn che riconosce il proprio errore. "va sa go dì a me Maria" e se ne duole. Chiamo subito Maria e, sorridendole le dico "ga oei ul Nocino …. ul to po’ l'è bon da dumandò perdòn" (ci vuole il Nocino …. tuo padre è capace di chiedere scusa) - e Maria "va bèn, ma ragordas pò da butò a camisa spurca dentàr ul cesten" (va bene, papà, ma ricordati di gettare la camicia sporca dentro il cestino per il bucato). Dopo i cordialissimi saluti …"ven chi prestu!" Ritorna presto!

 

Gianluigi Marcora

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