È passata anche la notte prima degli esami. Anzi dei sogni, perché la valigia misteriosa del Tarlisu contiene proprio questi ultimi. L'ha confessato lui dopo l'incessante tour nelle scuole di Busto Arsizio.
Più di 30 istituti, a essere precisi 33, diceva ieri la maschera di Busto, interpretata da Antonio Tosi Pedèla e noi ci scherzavamo su: dica 33, Tarlisu, o meglio signor Tarlisu come la chiamano i bambini, significa proprio che la tradizione è in ottima salute.
In questi giorni il Tarlisu - che domenica aveva ricevuto le chiavi della città dal sindaco Emanuele Antonelli - non si è fermato mai, accompagnato dalla figlia Fudreta, Monica Colombo, e dal tifo della Bumbasina, Piera Moroni.
Si sorride, come il Carnevale induce a fare, ma si avverte anche la serietà del momento da più punti di vista. Il ritorno delle maschere e dei carri in piazza, certo dopo anni immobilizzati e svuotati dalla pandemia, ma anche l'estrema delicatezza, drammaticità dei tempi attuali che persiste con la guerra.
Notte prima degli esami perché i volontari hanno dedicato ogni istante anche di quest'ultima notte appena trascorsa a rifinire i dettagli. Tra di loro Simone Colombo, presidente della Famiglia Sinaghina. Giovane che sente tutta la responsabilità di questa tradizione, affidatagli dal nonno Giovanni Sacconago, scomparso 10 anni fa. Mai avrebbe potuto immaginare, Giovanni, che un virus venuto da lontano avrebbe chiuso le case e le piazze a tutto, compresi i carri che liberano spensieratezza e fantasia. Salvo poi ritirarsi, dopo aver inferto tanto dolore, di fronte alla voglia di vivere. Oggi saranno felici i bambini, ma anche gli adulti più refrattari a questa festa troveranno il modo di sorridere.
Simone Colombo vuole ringraziare tutti, a partire dai carristi della Sinaghina, e «tutte le associazioni che parteciperanno alla sfilata, Gens d'Ys, la Boschessa, l'associazione Piccole Mani, le Cuffie colorate, la Fondazione Piatti, le scuole Collodi, Accademia Bustese Pattinaggio, Federcasalinghe, le scuole Ada Negri con i bambini, l'associazione Casa Gialla...».
Filtrano i dettagli sul carro, ma oggi saranno sotto gli occhi di tutti, oggi sfileranno nel pomeriggio e non ci sarà più spazio per l'attesa, ma solo per il divertimento da condividere. Tutti insieme come incita a fare il Tarlisu, che festeggerà alla grande i suoi primi quarant'anni, raccontati così dai bimbi delle Tommaseo. E di fronte alla loro precisione e al loro incanto, come diceva un personaggio del cinema, non c'è più niente da aggiungere su questo argomento. Solo da tuffarsi nel Carnevale.
IL VIDEO
IL PROGRAMMA
Sabato 25 febbraio con partenza da via Zappellini alle ore 14.30 è in programma la sfilata dei carri e dei gruppi folkloristici per le vie del centro (via Zappellini, piazza Manzoni, corso Europa, via Cavallotti, via Bramante, via Mazzini, piazza Trento e Trieste, piazza Garibaldi, via Fratelli d'Italia). Saranno sette i carri di varie dimensioni che si alterneranno ai gruppi a piedi e alle maschere che arriveranno da altre città come Vercelli, Novara, Oleggio, Bergamo.