È tornato e sì, porterà ciò che auspica lo stesso sindaco di Busto, serenità e colori. È ul Tarlisu, la maschera cittadina che oggi ha dato il via ufficiale al Carnevale ritrovato. LEGGI QUI Accanto a lui - incarnato da Antonio Tosi Pedèla - c'è Monica Colombo, ovvero sua figlia Fudreta. Manca la Bumbasina, Piera Moroni, per mali di stagione: a lei va un augurio generale di tornare presto.
È una domenica speciale in cui sorridere, commuoversi, raccontare, bastonare con garbo. È tradizione che il Tarlisu nell'assumere la guida della città per una settimana debba scuotere un po' la politica. E lui l'ha fatto anche questa volta. Prima un pensiero sul Covid, che se ne vada via completamente in fretta, poi un augurio a se stesso per i primi quarant'anni. Non li dimostri, gli dice il sindaco Emanuele Antonelli. Il Tarlisu: perché non lavoro in Comune. Poi riprenderà a ricordare - scandendole in bustocco - le incompiute, dall'ex calzaturificio Borri al palaghiaccio arrivando all'ospedale: non contano solo i muri, «ma i medici con esperienze e cuore. Per intendere ospedale vecchio, i medici scappano, quello nuovo, non so cosa dire; sarà eretto nel 2031» .
Ma la giornata del Tarlisu non inizia qui. Prima tappa al museo del tessile, a casa sua. La Fudreta lo assiste costantemente, si va a esplorare la mostra che potranno vedere i bustocchi in questi giorni. Così si fruga nella storia della maschera e del tessile della città, grazie alle spiegazioni di Erika Montedoro, alla presenza della vicesindaco Manuela Maffioli e dell'europarlamentare Isabella Tovaglieri.
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Le maschere approvano e scrivono il messaggio per prime sui quaderni. Fino al 19 marzo potrà essere ammirata la mostra e venerdì 24 febbraio alle ore 17.00 è in programma una visita guidata a cura della Conservatrice museale.
Ma bisogna correre in piazza Vittorio Emanuele, appunto. Tarlisu e Fudreta si dirigono a passo sicuro dove la gente li attende, assieme alle chiavi del municipio. E un grande ritratto: quello di Giovanni Sacconago, re del Carnevale, scomparso dieci anni fa, mentre cinque anni fa mancò Genny Castiglioni, che interpretava prima la Bumbasina. A Giovanni si deve il resistere di questa grande tradizione, oggi c'è il nipote Simone Colombo a guidare la Famiglia Sinaghina e accanto al giovane sul palco il past president Rolando Pizzoli.
Spettacolare la declinazione in bustocco del Pnrr - Par Non Risciá a Ruina -, spazio alla Pro Patria, quindi l'appello a maggioranza e opposizione a lavorare unite per Busto. E si cita una frase cara a Ginetto Grilli: «Se non puoi andare avanti a tirare, mettiti almeno dietro a spingere». Vai con coriandoli e fotografie, in attesa della sfilata del 25.
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