Il potere della verità, quella che si deve sempre dire ai ragazzi, quella che si deve prima di tutto coltivare dentro se stessi. Verità e disciplina un'altra parola chiave che scandisce il cammino della Pro Patria di Vargas. Alla vigilia della sfida contro il Vicenza, l'allenatore tigrotto riflette navigando anche nel tempo. In quelle che sono le sue radici calcistiche per la panchina, nei suoi maestri e naturalmente in questo percorso a Busto nel campionato di serie C.
Sesti a 39 punti, reduci dalle vittorie a Meda e Vercelli, i tigrotti si trovano in una posizione di tranquillità, a tratti di desiderio di andare anche oltre l'obiettivo salvezza pur dovendo rimanere cauti. Vargas commenta così: «Mi sento sicuro, mi sento tranquillo. So che poteva capitare una situazione del genere perché ho girato il mondo guardando il calcio e certi allenatori. Ho preso un po’ da tutti i miei grandi maestri e sono stato consapevole sempre delle mie capacità. So gestire un gruppo e dire le cose giuste nel momento giusto».
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: «I ragazzi mi ascoltano, io dico sempre la verità e penso che se c'è stata questa scalata è tutta per loro, per quello che hanno fatto loro. Loro sono felici e questo per me è importante, se vedo un giocatore triste sto male anch'io».
Domenica alle 14.30 allo stadio Speroni entra la storia con il Vicenza, squadra costruita per vincere il campionato, ricorda Vargas. Peraltro reduce da due batoste. Ma l'allenatore tigrotto invita a rimanere concentrati, altra parola chiave. Anche sull'andata c'è un ricordo da raddrizzare, perché poteva finire con una vittoria della Pro.
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«Abbiamo avuto un giorno in più per preparare la partita – dice Vargas - hanno riposato molto bene quelli che hanno che hanno fatto tanti minuti e aspettiamo domani una partita bella tosta. Abbiamo recuperato le energie giuste e siamo tranquilli, penso che i ragazzi domani faranno bene». Concentrazione d'obbligo anche appunto nonostante le ferite inferte ai veneti, perché è una squadra forte con un curriculum del genere. Un super test? Vargas sorride: è tutto un test.
Indisponibili: Chakir, Fietta, Ghioldi, Nicco, Parker, Rossi.
Diffidati: Bertoni, Gavioli, Perotti, Saporetti, Vaghi.
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