Calcio - 23 dicembre 2022, 16:20

Foga per l'Arzignano, cautela per la Pro Patria: un punto sotto l'Albero

Finisce 0-0 la prima gara di ritorno per i tigrotti, provati dall'influenza. Padroni di casa con tante incursioni ma pochi pericoli, i bustocchi guardinghi e in cerca dell'episodio giusto. Traversa nel primo minuto di recupero degli avversari

Foga per l'Arzignano, cautela per la Pro Patria: un punto sotto l'Albero

Un Arzignano “incursionista” ma con poca efficacia e una Pro Patria molto cauta, interessata in apparenza più ad approfittare di eventuali episodi. Questo nei primi 45 minuti.  Nella ripresa, i tigrotti si fanno vedere con maggiore insistenza. Anche se nell’aria c’è il fardello di nome influenza: quella che ha impedito anche a Boffelli nelle ultime ore di scendere in campo.

Nei primi venti minuti sono i padroni di casa a movimentare il gioco : blando il tentativo di Bordo in porta. Il primo calcio d’angolo è tuttavia per i giocatori bustocchi, al 19’. Ndrecka batte, Fietta cerca di sfruttare con un colpo di tacco. Pochi minuti dopo un alto corner. Quando la Pro Patria prova a risalire, la morsa dell’Arzignano si chiude abbastanza rapidamente.

Al 27’ corner per i padroni di casa dopo un piccolo assedio sulla fascia sinistra: da Bordo sparata palla a razzo nell’area e Del Favero placa ogni tentazione.Nicco e Fietta superata della mezz’ora cercano di approfittare di un po’ di confusione del’Arzignano, bravo Molinari a muoversi e Vaghi a contenere. Al 36’ conclusione centrale di Parigi, il portiere tigrotto non si scompone. Non molla l’Arzignano, ma Fietta riprende il controllo.

Ancora, Antoniazzi guida una cavalcata solitaria, spenta da Fietta. Si dà da fare anche Tremolada e al 41’ colpisce il palo Parigi, ma intanto iene fischiato il fuorigioco. Al 41’ ammonito l’ex tigrotto Molnar. Al ritorno in campo, una Pro Patria più frizzante, con Nicco che tenta la conclusione, anche se deviata inavvertitamente daParigi però due minuti dopo impegna subito – e appena appena - Del Favero. Ammonizione per Fietta poco dopo, a causa di un fallo su Nchama.  Riparte presto la Pro, Saio sul pezzo a sua volta.I tigrotti ricostruiscono l’azione offensiva, una palla deliziosa di Nicco per Stanzani, passa a Piu: corner per un intervento di Piana. Occasione non sfruttata, ma l’azione torna rapidamente sui piedi dei bustocchi.  

Punizione indirizzata da Stanzani verso l’area di rigore, i padroni di casa cercano di ripartire verso la porta tigrotta con maggiore lucidità ma la Pro non lo consente. Bordo fa una svista, che consente a Citterio di riprendere il controllo poi tiro di Stanzani, deviato.  

Al 63’ Vargas inserisce Chakir e Castelli al posto di Piu e Stanzani. Subito dopo punizione da posizione interessante per Bordo che colpisce centralmente ma Del Favero non si fa intimorire. Riparte, la Pro cercando di sfruttare le forze fresche. A questo punto terzo cambio: fuori Fietta, dentro Bertoni. Mentre l’Arzignano mette Fyda al posto di Bordo.Barba dopo il corner cerca di alzare la palla per impensierire Del Favero che doma in due atti.  Al 72’ fallo di Saporetti, che viene ammonito. Punizione battuta da Parigi: alto. Ci riproverà due minuti dopo, questa volta non da palla inattiva. Sempre alto fu. Manca un quarto d’ora e l’Arzignano sa di dover tener d’occhio la Pro Patria, ormai nota anche per cambiare le sorti della partita. Il promemoria è servito dall’assist di Vaghi, diretto verso Chakir vicino alla porta: ma l’attaccante non intercetta.

Si sta sfiorando l’80’ quando un fallo non costa per poco il rigore: per una manciata di centimetri, viene decretata la punizione. Parigi, un destro da sopraelevata e la Pro respira.

Sta per chiudersi il secondo tempo, esce Citterio ed entra Gavioli. Per gli avversari Cester al posto di Tremolada. Chakir si trova di fronte a un'occasione tanto clamorosa quanto inaspettata per errore di Saio: niente.

Il brivido super viene con la traversa dell'Arzignano, all'inizio del recupero. Gavioli riesce a interrompere il pericolo. 

Pro Patria a 32 punti, dopo questo messo sotto l'Albero in una partita che poteva essere estremamente insidiosa.

Ma. Lu.


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