La concentrazione è sul proprio campo, ma arriva l'eco da un altro: dal "Breda" di Sesto San Giovanni, dove la Pro Patria cade, con molte recriminazioni verso se stessa.
Allora i ragazzi dell'Under 13 sentono di dover tirar su il morale ai grandi: che in qualche caso hanno giusto una manciata di anni più di loro. E dire che hanno perso pure gli adolescenti: «Tutti e tre i tempi - racconta Emanuele Gambertoglio - ovvero 1-0, 1-0 e 2-1 però i ragazzi hanno lottato e giocato contro avversari oggettivamente fuori dalla nostra attuale portata».
Non così è stato per la prima squadra: la Pro Sesto era alla sua portata, anzi era stata studiata a fondo per prevenirne i colpi. Ma al netto degli errori che a mister Vargas e a tutti i giocatori bruciano - LEGGI QUA - si fa strada questa serenità trasmessa dai giovanissimi: si è lottato, si è giocato, si è incassata una sconfitta. Ovvero qualcosa che fa parte della vita, dello sport e del lavoro: qualcosa da cui ripartire. Le sconfitte servono per rialzarsi.
Questo il messaggio dei ragazzi mentre ci affidano il loro video con la mitica mascotte. Via le lacrime, via i musi lunghi. C'è un futuro da mettere a segno, duplice: per i tigrotti quello immediato di mettersi in posizione di salvezza, e poi ci scappa qualcosa di ulteriore, meglio; per i piccoli, quello che richiede ancora un po' di pazienza, scendere in campo loro con i professionisti.
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