È entrato nella Lega trent’anni fa, coordinando ben presto il Movimento Giovani Padani a livello federale, prima di Salvini. Adesso corre nella sua “culla”, come sottolinea il brianzolo Massimiliano Romeo, puntando sul bis al Senato con la candidatura nel collegio uninominale di Varese-Monza. Cinquantun anni, consulente automobilistico ma una vita ormai profondamente legata alla politica, persino in famiglia: perché è sposato con il sindaco di Lentate sul Seveso, Laura Ferrari (Forza Italia). Hanno un figlio di 11 anni, Tommaso.
Ci racconta i suoi primi passi nella Lega?
Era il ’92, fin da ragazzino seguivo Umberto Bossi e le tematiche che mi avevano maggiormente attirato, erano il federalismo, l’autonomia, la difesa della terra. Sono diventato responsabile dei giovani poco dopo tempo, la Lega ha sempre dato loro spazio ed era importante organizzarsi. Ricordo che girai tutta la Lombardia, molti hanno fatto strada… Grimoldi, Centinaio, Iezzi, Salvini. Tutti cresciuti insieme.
Lei ora si candida nel collegio con Varese. Quanto conosce la nostra zona e quali affinità riscontra tra i territori?
Sono onorato di essere nella culla della Lega e sono a disposizione del territorio. Diciamo che la Pedemontana facilita il compito di raggiungere la provincia di Varese! La conosco chiaramente, sono venuto per le elezioni amministrative a dare una mano a Matteo Bianchi a Varese e ad Andrea Cassani a Gallarate. C’è poco tempo ma ci stiamo già organizzando, voglio essere presente sul territorio.
A partire da domani, alla riunione del Carroccio a Busto?
Certo. Mi chiedeva delle affinità. Il tema centrale è quello delle imprese. L’emergenza attuale, l’inflazione, il caro vita e il caro energia, ma anche il tema del federalismo. L’autonomia del territorio, battaglia storica. Molti non ricordano o non sanno che il federalismo fiscale è una delle riforme abitanti del Pnrr, entro il 2026. Noi chiediamo l’azzeramento dell’Iva sui beni di prima necessità come pure misure per le imprese. Occorre cercare di ridurre le tasse, il tema del cuneo fiscale riguarda imprese, lavoratori, autonomi, professionisti… Serve una riforma strutturale.
Non come i bonus, pensiamo a quello dei mobili, sempre da rinnovare con il fiato sospeso?
Ecco, basta con le politiche dei bonus dello Stato, quelli a pioggia. Noi procediamo con un intervento strutturale per lasciare più soldi nelle tasche dei cittadini. Pensiamo a imprenditori, lavoratori, pensionati. Per non parlare del reddito di cittadinanza: giusto dare risorse a chi è in difficoltà e risposte a certe fragilità, ma non dev’essere assistenzialismo. Va affiliato alla formazione e i giovani devono avvicinarsi a questo concetto. Un sacco di imprenditori cercano manodopera qualificata e poi ci sono persone a casa senza lavoro? Un meccanismo che va sistemato e rivisto. Serve impostare una cultura che ti porta verso il lavoro, cultura che appartiene al nostro territorio. Preferiamo parlare di lavoro di cittadinanza. Poi c’è tutto il discorso dalla flat tax… la direzione tracciata è quella, significa semplificare le procedure e ridurre la tassazione, percorso che va affrontato per step. Non dall’oggi al domani, ma la strada è quella verso l’aliquota unica.
Lei viene dal mondo delle imprese, giusto?
Sì, sono consulente automobilistico, vengo dalla ditta di famiglia, una piccola impresa nata nel ’56 a Monza. Certo, poi l’attività politica è diventata importante. Ho fatto la gavetta. Ho iniziato nel consiglio di quartiere di Monza, poi sono diventato consigliere comunale, nel 2007 assessore a Sicurezza, Trasporti, Viabilità e Protezione civile, dal 2010 al 2018 in Regione dove sono stato capogruppo per cinque anni, e poi al Senato nel 2018. Ho tanta esperienza sul territorio. E credo che occorra dare centralità alla figura dell’imprenditore. La piccola media impresa è la spina dorsale dell’economia italiana.
È grazie alla politica che ha incontrato sua moglie?
Sì, mia moglie Laura è sindaco di Lentate sul Seveso, confermata con oltre il 60% dei consensi. L’ho incontrata quando ero assessore alla Sicurezza a Monza e stavo lavorando all’aumento della videosorveglianza: conobbi la giunta di Lentate, dove lei allora era assessore ai Lavori pubblici.
Sua moglie però è di Forza Italia. Ora alleati con la Lega, ma non sempre… Momenti difficili?
(ride ) Per fortuna è un’alleanza storica, però sì qualche discussione c’è stata quando si era al governo con i Cinque Stelle.
Un’ultima curiosità. Ma perché si trova scritto che lei è tifoso della Cavese?
Guardi, non lo so davvero. Io sono interista, da sempre.
Be’, allora quest'anno un po’ di sofferenza calcistica, la vivrà.
Con il Monza in serie A, già. Eh sì, quando si incontreranno Inter e Monza, sarò un po’ in difficoltà.