Finalmente tornano a Busto Arsizio le tradizionali cene con delitto dell’Associazione L’Oblò, quelle “fatte dagli esperti... di delitti”!
E insieme alle cene, i laboratori di teatro sociale e gli spettacoli della compagnia teatrale L'Oblò ETS, nata all'interno della casa circondariale di Busto Arsizio. In questo momento di riapertura e frizzante ripresa, anche le attività con detenuti, ex detenuti e liberi cittadini si sono rimesse in moto con rinnovato entusiasmo.
É in partenza il progetto “Luoghi Contigui”, realizzato con il maggior sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus, che vede l’associazione impegnata in una nuova collaborazione: insieme alla Parrocchia Sant'Anna di Busto con il parroco don Michele Gatti, ha preso vita il progetto Luoghi Contigui.
“I luoghi contigui a cui pensiamo sono luoghi territorialmente vicini, ma che spesso non si sfiorano, né si conoscono. Come il carcere e la città, il centro e le periferie. Luoghi fisici ed emotivi, che hanno a che fare spesso con delle marginalità” così ne parlano Elisa Carnelli e Sara Terlizzi, attrici e drammaterapeute, anime di Oblò.
“Fare comunità è per noi stare insieme attraverso un fare artistico, e questa è l'idea che ha sempre mosso l'Oblò nelle nostre attività di teatro sociale dentro e fuori dal carcere. In questa stagione 2022 che segna l'uscita da due anni di distanziamento sociale, l'esigenza che sentiamo più forte è quella di ricreare legami offrendo occasioni di contatto significative”.
L'idea della rete guidata da l’Oblò è di proporre una rassegna estiva di eventi all'interno del quartiere Sant'Anna di Busto Arsizio - territorio periferico e frammentato della città, che ospita anche detenuti che godono di permesso o in misure alternative e persone senza fissa dimora. Un teatro, un parco del quartiere, l'oratorio, la casa di accoglienza "Domus M. T. Di Calcutta”: ecco i luoghi degli eventi.
Qui troveranno spazio: una Cena con delitto, lo spettacolo tratto da “Il segreto del Bosco Vecchio” di Buzzati insieme alla mostra di lavori artistici ispirati a quest'ultimo e realizzati da un gruppo di ragazzi con sindrome di down guidato dagli arte-terapeuti dell'Officina Onirica di Cassano Magnago.
E dei laboratori teatrali per i ragazzi dell'oratorio: “I ragazzi sono fra le categorie che più hanno sofferto gli effetti dell'isolamento e la mancanza di una sana socialità” dice don Michele, che ha aperto le porte del Sant'Anna ai progetti di Oblò e crede fortemente nel potenziale dell'arte “un laboratorio teatrale può essere uno spazio per accogliere il loro vissuto emotivo”.
E allora ecco il primo degli appuntamenti in programma: chi è il colpevole del delitto dal titolo “Il Cerchio Bande Nere”, il 15 luglio prossimo dalle ore 20 nel cortile dell'Oratorio in piazza S. Anna, a Busto. Fra gli attori, un ex detenuto, un ospite della casa di accoglienza per persone senza fissa dimora, una persona sottoposte a misure alternative: un segno forte di come l'arte unisca, e possa essere una base di integrazione e costruzione di sani legami.
Questo progetto mira a creare spazi di dialogo e condivisione fra le diverse componenti e sensibilità della comunità, promuovendo aggregazione, socialità e cultura. Per informazioni o iscrizioni: obloteatro@gmail.com 3403336318.