Busto Arsizio - 20 maggio 2022, 16:25

I fili del tessile nel cuore di Busto. Indicano le radici, anzi le "prospettive"

VIDEO E FOTO. A guidare verso la Miniartextil da sabato 21 al museo, ci sono le ragnatele buone dell'artista Daniela Frongiau in diversi punti del centro. Con la risposta entusiastica delle aziende. La vicesindaco: «Portiamo bellezza nelle piazze, nelle vie»

La vicesindaco Maffioli e l'artista Frongia, i diversi punti ammirati anche dallo storico Giavini

La vicesindaco Maffioli e l'artista Frongia, i diversi punti ammirati anche dallo storico Giavini

Uno, tanti fili che abbracciano il centro e svelano i passaggi: dal cuore della cultura che è Palazzo Marliani Cicogna arrivando alla stella polare del Museo del Tessile di Busto Arsizio.

Miniartextil quest'anno è anche questo essere guidati dal proprio passato, tuttora vivace, attraverso piazze e vie del centro. La storica manifestazione dedicata alla fiber art, torna a Busto Arsizio e riporta opere di arte tessile contemporanea unite ai minitessili, fulcro del progetto espositivo. Lo fa anche con "Prospettive", arte diffusa a firma di Daniela Frongia e con il contributo entusiastico di diverse aziende bustocche.

Le origini e le prospettive

Ideata da Mimmo Totaro e Nazzarena Bortolaso, promossa e organizzata dall’Associazione ARTE&ARTE, da 31 anni Miniartextil porta da Como, in tutta Europa, le visioni evocative di grandi nomi dell’arte nazionale e internazionale, accanto alle creazioni dei giovani talenti.

Questa è la terza edizione in programma a Busto Arsizio e l'assessorato alla Cultura ha impresso una direzione particolare quest'anno. Si esce dagli spazi del Museo del Tessile e si chiama la città catturandone l'attenzione con questa particolare installazione di Frongia. Se ne sente a maggior ragione la necessità dopo due anni di pandemia, di isolamento e freno alla bellezza di vivere gli spazi.

L'artista di origini sarde era già stata tre anni fa a Palazzo Marliani Cicogna con un suo lavoro: adesso ha "tessuto" con la sua passione creativa fili visibili tra luoghi del centro. Prima tappa appunto piazza Vittorio Emanuele poi i portici di via Montebello, o ancora in via Matteotti o in piazza Colombo dunque tra la gente, tra le attività: l'installazione è capace di intercettare la curiosità di chi passa e può respirare arte fermandosi. Ciascuno può sentire, profonda dentro di sé, l'origine della propria città. Perché di questo si tratta: dell'anima di Busto che prende forma e colore. Non a caso, la vicesindaco Manuela Maffioli con la stessa artista, ha voluto fin dai primi passi dell'itinerario lo storico e cittadino benemerito Luigi Giavini, papà del museo del Tessile.

Prospettive è un titolo fortemente evocativo. È come se nel richiamare sulle radici di un territorio, indicasse in modo risoluto il futuro. I tessuti utilizzati dall’artista sono stati donati da alcuni imprenditori. Si è illustrata la magia sul posto, a partire da una piazza oggi dove nemmeno il rumore dei lavori in corso soffocava la poesia.

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«Il ritorno di 'Miniartextil' a Busto, dopo la forzata sospensione dovuta alla pandemia, è stato profondamente desiderato e pervicacemente perseguito – afferma la vicesindaco e assessore a Identità e Cultura Manuela Maffioli -. Ritrova e, anzi, rinnova e rilancia le "ragioni" e il senso stesso del suo approdo a Busto, del suo essere a Busto. Una scelta che affonda le radici nell'identità della nostra città, nel suo "Dna tessile", che, nella fiber art, trova una declinazione estetica sublime. Una scelta che però trova corrispondenza anche nel respiro internazionale della manifestazione... come i grandi imprenditori tessili bustocchi portano da secoli i loro manufatti in tutto il mondo, così artisti di tutto il mondo portano la loro arte tessile a Busto».

Voglia di tessile e futuro

I mecenati privati che hanno deciso di sostenere il nuovo progetto di arte contemporanea in città, ha spiegato il Comune, sono A&A Studio Legale, Agroittica Spa, Brugnoli Spa, Beep Beep 500, Arte Tessile, Erica Industria Tessile, G. Chierichetti, Sabitas,Tessilidea. Sponsor tecnici IVNG, Fogliani SpA. 

L'associazione Arte&Arte ha fatto sbocciare al museo anche quest'anno Miniartextil «con un pensiero particolarmente grato e commosso per Nazzarena Bortolaso, cui questa edizione cittadina è idealmente dedicata, che ci ha lasciati poche settimane fa, regalandoci però una piccola-grande meraviglia, di cui poter godere».  

Nelle Sale Gemelle del Museo del Tessile si possono esplorare i 54 minitessili, selezionati da una giuria presieduta da Mimmo Totaro e composta da Paolo Bolpagni, Maria Luisa Frisa, Francesco Franchi e Giovanni Berera. Accompagneranno la mostra che a Como ha celebrato i primi trenta anni di ricerca artistica appunto, con nomi come Josep Grau Garriga e Barbara Shawcroft, le italiane Wanda Casaril, Marisa Bronzini e Marialuisa Sponga, Mimmo Totaro, anche co-fondatore del progetto. Oppure Filippo Avalle, Gin Angri, Angela Glajcar, Alvaro Diego Gomez Campuzano e i giovani Giulio Locatelli e Guido Nosari.

Evento collaterale alla mostra sarà la personale di Daniela Frongia, Noi uno Smarrito, allestita allo Studio Legale Albè, in via Cellini. «Ho avuto modo di conoscere Daniela Frongia nel 2020 a Palazzo Marliani Cicogna, in occasione dell’inaugurazione della sua opera site-specific, Thumos - dice Giorgio Albè founding partner di A&A Studio Legale. Quello che mi aveva fortemente colpito era la delicatezza della installazione. Come studio, quest’anno, in occasione di Miniartextil, abbiamo scelto di supportare l’opera Prospettive, una installazione sparsa in città e ospitare in studio un evento collaterale dedicato all’artista».

La cerimonia di inaugurazione di Miniartextil è prevista per sabato 21 maggio alle ore 18 nella Sala Conferenze del Museo del Tessile (via Volta 6/8). La mostra rimarrà allestita fino al 19 giugno e sarà visitabile martedì, mercoledì e venerdì 15.00 - 19.00 giovedì 15.00 - 21.00 sabato e domenica 11.00 - 19.00

Marilena Lualdi

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