ilbustese.it - 02 aprile 2022, 19:12

Da Varese al Nepal, per costruire scuole e ponti che "uniscono" la città giardino all'Everest

Ngima ha 53 anni, è nepalese, ma da 15 anni abita in città con sua moglie e i quattro figli e dopo due anni di stop causa pandemia, tornerà a organizzare viaggi "responsabili" nel suo Paese d'origine, dove ha realizzato scuole, cliniche, ambulatori, serbatoi di acqua potabile. In attesa della partenza il 24 aprile ci si allena sulle montagne del Varesotto: «Questi viaggi mi danno l'opportunità di accrescere la forza del mio popolo e di vedere la gioia dei bambini che sono il nostro futuro»

Da Varese al Nepal, per costruire scuole e ponti che "uniscono" la città giardino all'Everest

Quella che vi stiamo raccontando è una storia che viaggia sul filo che collega Varese con il Nepal, dalla città giardino agli ottomila metri dell'Everest. 

Protagonista è Ngima, 53 anni, nepalese, che da circa 15 anni abita a Varese, a Masnago per la precisione, con la sua famiglia, composta dalla moglie e da quattro figli e che è il presidente di "Okhaldunga Nine Hill Association" e dell'agenzia "Unlimited Sherpa Expeditions".

«Organizzo da un po' di tempo insieme alla mia associazione che ha sede in Nepal due viaggi all'anno di turismo responsabile, ovvero trekking di conoscenza della realtà in cui sono cresciuto - racconta Ngima - in modo che coloro che vogliono avvicinarsi al magico mondo dell'Oriente possano farlo attraverso la visita delle bellezze del mio Paese sopra gli 8000 metri come Everest, Makalu, Kangchenjunga, Lotze, Nuptze, o le magnifiche architetture buddiste come templi, monasteri, mane e stupa».

In Nepal, Ngima in tutti questi anni ha realizzato, attraverso l'aiuto e la beneficenza di tante persone e associazioni, quattro scuole, un orfanotrofio, le adozioni a distanza, un serbatoio interrato di acqua potabile, un forno crematorio, due cliniche, una sala parto, i pannelli solari, un camino, una stufa, un ponte.

«Vorrei ricordare qui alcune associazioni che ci hanno sostenuto durante questi anni e ancora ci aiutano come Ecohimal Varese, Casa Alessia Novara, Dots and Loops Canada, Luna piena Reggio Emilia, Reggio Gas Reggio Emilia, Four golden Sherpa Nuova Zelanda e CAI Arona» aggiunge Ngima.

Dopo due anni di chiusura e di impossibilità a viaggiare con facilità a causa della pandemia di Covid-19, quest' anno è il momento di ripartire.

«Ho avuto la disponibilità di sei persone desiderose di svolgere questo viaggio per motivi solidali e l'occasione sarà anche quella di inaugurare un secondo ponte che collega due villaggi in modo che i bambini possano andare a scuola facilmente soprattutto durante la stagione dei monsoni - prosegue lo sherpa varesino - andremo in Nepal dal 24 aprile all'11 maggio».

Il programma prevede la visita della scuola a Bakharey, la clinica Dali Sherpa a Damar, il  paese natale di Ngima, la clinica Cheermadding, la scuola di Dikhure, con la sala e la cucina annesse per i 22 bambini che lì vivono, insieme a due maestre e due infermiere. 

«Quello che mi spinge ad accompagnare nuovi turisti in Nepal è innanzitutto il piacere di fare incontrare la mia cultura, molto differente da quella occidentale, ad un gruppo che fino a pochi mesi fa non si conosceva tra di loro, ma che ora è affiatato - continua lo sherpa di Varese - da alcune settimane andiamo a camminare sulle montagne del varesotto e del comasco per allenarci e per conoscerci meglio a vicenda prima della partenza».

«Questi viaggi rappresentano per me l'opportunità di accrescere la dignità e la forza del mio popolo, così come sostenere e beneficiare della gioia dei bambini che sono il nostro futuro» conclude Ngima. 

Per chi volesse conoscere meglio la sua attività e quella della sua associazione può consultare il sito internet (www.ninehills.org.np o www.unlimitedninehills.com), oppure la pagina Facebook https://www.facebook.com/www.ninehills.org.np o scrivere una mail a ngimasherpa52@gmail.com 

Matteo Fontana

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