Da un secolo in vetta, guidati dall'amore per la montagna. Per l’apertura della serie di eventi in onore del centesimo anniversario della fondazione del Cai (Club Alpino Italiano), è avvenuta la presentazione del libro “Sciare in un Mondo fragile – Quattro amici sul filo della crisi climatica” di Marco Tosi, guida alpina bustocca, scritto durante il lockdown dopo la traversata delle Alpi con gli sci dalla Val Malenco a Davos.
Una serata dedicata all’ambiente, aperta dall'assessore allo Sport Maurizio Artusa: «Grazie a tutti i presenti che hanno voluto inaugurare insieme a noi la prima di una serie di iniziative rivolte a celebrare il centenario del Cai, valorizzando il lavoro aggregativo, sociale e sportivo che la predetta associazione ha portato avanti in questi anni. Un calendario di iniziative che si estenderanno per tutto il 2022 e che coinvolgeranno appassionati e praticanti più e meno esperti.»
È poi passato alla presentazione di Marco Tosi: «Il modo migliore per aprire le celebrazioni del centenario non poteva che tradursi in una serata in compagnia di questo nostro concittadino, una guida alpina dalla vastissima esperienza che condividerà ricordi e imprese. Una testimonianza di impegno, dedizione e onore per la montagna, in tutte le sue sfaccettature di cui questa sera avremo evidenza grazie al suo libro, in cui viene ricordato l’ambizioso viaggio verso Davos dalla Val Malenco con gli sci ai piedi e grazie al quale si pone l’attenzione anche sugli aspetti strettamente legati alla tutela del territorio montano e alla minaccia dei cambiamenti climatici.»
È poi iniziato il dialogo tra la giornalista Pamela Lainati e Marco Tosi, il quale ha raccontato l’avventura della traversata dalla Val Malenco a Davos in occasione del World Economic Forum. Sono partiti da Busto Arsizio in treno e hanno poi raggiunto la città svizzera con gli sci. Questo viaggio, ha raccontato Marco Tosi, l’ha portato a riflettere sul cambiamento climatico e ha ammesso che prima anche lui stesso non dava molto peso alle azioni individuali che compiva, come ad esempio, partire ogni weekend per andare sulle Dolomiti in giornata per allenarsi con lo sci.
Marco, da sempre appassionato di scrittura, ha sempre pubblicato post su Facebook e articoli su periodici specializzati, ma non ha mai trovato il tempo di scrivere un libro. Ha confessato: «Durante il lockdown ho avuto la fortuna di vivere in una cascina nel Varesotto, che mi ha permesso di muovermi tra i paesaggi di Varese. Ma ho anche trovato il tempo di scrivere, quindi è venuto fuori questo piccolo libro, per me è stata un’esperienza nuova, che mi piacerebbe ripetere, ma non ho tempo.»
Sono state infine illustrate tutte le iniziative in arrivo, tra cui una dimostrazione di arrampicata in piazza Vittorio Emanuele II, dove sarà installato un muro, il 21 e 22 maggio.