Busto Arsizio - 20 dicembre 2021, 18:39

I regali per i piccoli pazienti della pediatria di Busto arrivano dalla scuola Ada Negri

Maestre e personale Ata dell’istituto di Sacconago portano avanti una tradizione iniziata da qualche anno. Consegnati trenta regali per donare un sorriso e un po’ di normalità

I regali per i piccoli pazienti della pediatria di Busto arrivano dalla scuola Ada Negri

Un libro, un giocattolo, un dono consegnati con la speranza di regalare un sorriso e un momento di normalità ai piccoli pazienti che trascorreranno i giorni delle feste di Natale nel reparto di pediatria dell’ospedale di Busto Arsizio.

È l’iniziativa delle maestre e del personale Ata della scuola primaria Ada Negri di Busto Arsizio. Lunedì sera le insegnanti Gabriella Crespi, Patrizia Nastri e Venere Carbisiero hanno recapitato trenta pacchi regalo a nome di tutti i colleghi.

Con loro anche Diego De Bernardi che, oltre a lavorare nella scuola di Sacconago, alcuni anni fa – da allenatore di calcio dilettantistico – aveva dato il via a questo bel progetto, nato all’interno dello spogliatoio del Lonate e proseguito con i ragazzi del San Filippo.
Negli ultimi due anni, invece, sono stati soprattutto i lavoratori delle Ada Negri a far sì che la tradizione proseguisse.

«Questa volta le maestre sono state il motore e il cuore pulsante dell'iniziativa, ideata ormai diversi anni fa con l’amico Damiano Delaiti, che non ha mai smesso di darci una mano», spiega De Bernardi, che tiene a ringraziare per il prezioso supporto anche la famiglia Tallarida e la presidente del Consiglio comunale Laura Rogora.
Trenta i regali consegnati, pensati per diverse fasce di età e destinati agli attuali e ai futuri piccoli degenti.

La tradizione di Natale non si ferma, dunque, grazie anche alla disponibilità di Dino Piacentino, coordinatore infermieristico del reparto diretto da Simonetta Cherubini.

E se negli ultimi due anni la pandemia non ha consentito di intrattenersi con i pazienti, l’auspicio è che ancora una volta questo piccolo gesto possa regalare un po’ di quella spensieratezza di cui i bambini (e le loro famiglie) avrebbero sempre diritto. Ancor di più a Natale.

R.C.

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