Sconfitto dal neo-sindaco Marco Baroffio per un pugno di voti, esattamente 149, Paolo Carlesso di “Solidarietà e Progresso” commenta con un misto tra amarezza e rinnovato impegno l'esito del voto amministrativo di Fagnano Olona (QUI).
«Ringrazio tutti quelli che hanno partecipato e collaborato al nostro progetto e tutte le persone che ci hanno voluto accordare la loro fiducia dandoci il voto. Il nostro progetto prosegue, in molti si sono spesi tantissimo e mi spiace che l'unica cosa che posso fare sia abbracciarvi. Fagnano non è andata a votare, nonostante il fallimento dell'amministrazione di centrodestra nei passati due anni, o meglio è andata a votare come negli altri comuni, se non addirittura meno (QUI I NUMERI SULL'AFFLUENZA). Questo è deprimente - prosegue Paolo Carlesso - Il dato che fa ancor più riflettere è il fatto che se ci fosse stata un'unica coalizione di centrodestra avrebbe vinto, come se questi due anni persi e il commissariamento del Comune fossero la normalità».
In effetti, la “costola” di Fratelli d'Italia confluita nella lista civica Fagnano Tricolore, con Piera Stevenazzi candidata sindaca, ha ottenuto 514 voti che, sommati ai 1.276 di Luciano Almasio (Lega e Forza Italia), sarebbero stati superiori ai 1.534 voti di Baroffio (Sìamo Fagnano) ed ai 1.385 di Carlesso.
Ma il candidato di “Solidarietà e Progresso”, eletto in consiglio comunale con l'altra rappresentante della lista, Greta Meraviglia (118 preferenze), guarda oltre il voto e fa una disamina politica e programmatica, senza risparmiare stoccate dirette al neo sindaco Marco Baroffio.
«Ha vinto la lista di Sìamo Fagnano che aveva già tre persone nel passato Consiglio comunale e che ha fatto, a mio avviso, relativamente meno di quanto ci si aspettava nei due anni passati, lasciandosi spesso trainare dal lavoro altrui, e penso di poterlo dire con una certa cognizione di causa» sottolinea Paolo Carlesso che, con Marco Baroffio, ha condiviso dai banchi dell'opposizione, durante l'amministrazione Catelli, la battaglia contro l'ampliamento del campo sportivo e che adesso rivendica una certa “paternità” della mobilitazione.
Carlesso rincara la dose per Baroffio, lasciando intendere che sarà un'opposizione vigile e intransigente quella che proporrà in consiglio comunale.
«Ha vinto una lista il cui programma in 10 punti ne ha solo mezzo tra le cose prioritarie per il paese. Ha vinto una lista che non ha esitato ad ingaggiare dei “supporter” per gettar fango sugli avversari. Ritengo che la cosa sia quasi del tutto ininfluente dal punto di vista elettorale, ma lo è, almeno per me, inaccettabile dal punto di vista personale. Ha vinto una lista che sui temi più importanti non ha espresso alcuna opinione e questo è preoccupante per il paese. Cosa accadrà al progetto della palestra di via Venegoni? Cosa si farà al campo sportivo? Quali opere verranno ritenute prioritarie? Scuole? Colonia come spazio di formazione? Servizi? Nei 10 punti programmatici non ci sono. E sui temi ambientali, Zust in testa (LEGGI QUI), come si comporterà la nuova amministrazione?
Noi abbiamo lavorato molto e lavorato bene – la chiosa del rappresentante di “Solidarietà e Progresso” che ha riunito le anime del centrosinistra fagnanese - Siamo stati sempre corretti e di questo sono estremamente soddisfatto, forse avremmo dovuto comunicare i nostri messaggi con maggior forza, me ne prendo la responsabilità. Non mi rassegno a questa situazione che ritengo fortemente preoccupante per il nostro paese, non mi rassegnerò mai. Penso che questo nostro sforzo possa, anzi debba essere, non solo di aiuto, ma d'esempio per i nostri figli».