Civici, ok, ma moderati è l’altro termine chiave per Busto al Centro. E anche «bustocchi veri, che si batteranno per rendere questa città la migliore in cui vivere».
Fedeli alla propria natura originaria, «in queste elezioni che sembrano quelle della conversione sulla via per Damasco». Così hanno messo a fuoco subito Gianfranco Bottini, capolista e il candidato sindaco Gian Luca Castiglioni, accanto alla capogruppo in consiglio Laura Alba. A Villa Tovaglieri presente gran parte dei candidati consiglieri. «La campagna elettorale ha avuto premesse importanti – ha affermato Bottini – Non è comparso finora un’idea, solo personalismi, quasi ci fosse stato un derby, il che è nocivo per la città. Noi cominciamo ora con i gazebo, avremo sette conferenze stampa in cui illustreremo il programma nel dettaglio».
Tra i punti chiave, quello della rivalutazione dei centri cittadini con gli effetti benefici che portano.Ma cosa significa “moderati” per Bac, che già ha vissuto l’esperienza in consiglio, sempre guidata da Gianluca Castiglioni: «Non certo mollaccioni – ha detto sorridendo Bottini - a cui va bene tutti. Moderata, legata al lavoro, alla famiglia, ai valori, alle tradizioni (senza esagerazioni). Abbiamo mediato in questi anni, contrastato o sostenuto progetti della maggioranza. Mediare non significa farsi abbracciare».
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Ma perché ricandidare Castiglioni? Perché no, ribalta il quesito Bottini. Il medico, impegnato nello sport e nel sociale, è il «miglior civico moderato in città».
«Busto al Centro c’è, mantenendo la sua natura – è sceso poi in campo il dottor Castiglioni – Tre sostantivi che possano caratterizzare la nostra lista: coesione, amicizia, determinazione. Il primo, perché grazie al lavoro dei nostri collaboratori in questo anno e più abbiamo potuto scambiarci idee sulla città, generando in parte anche il nostro programma. Lo dimostra il nostro progetto di piazza Vittorio Emanuele». Amicizia perché sono persone che si trovano e identificano in valori per il bene della città, una Busto migliore. E determinazione – ha concluso –, per portare avanti le linee di programma con il bagaglio di esperienze che ci portiamo dentro: «Il fatto di non poco conto è che siamo una lista di bustocchi veri».
Non tutte le altre liste hanno mantenuto questa caratteristica, ha osservato Castiglioni. E soprattutto la propria natura: «Queste sono le elezioni che saranno ricordate come quelle della conversione sulla via per Damasco… Qualcuno pur di candidarsi da civico si è voluto iscrivere a un partito e viceversa da qualcuno da esponente di partito è diventato improvvisamente civico. Siamo orgogliosi della nostra lista».
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L’augurio? «Che terminate le presentazioni delle liste elettorali, si lascino da parte i personalismi per cominciare a parlare di programmi e visioni per Busto, noi di Bac e io in particolare ci batteremo affinché diventi la miglior città in cui vivere».
Diciotto i candidati: «Quelli che hanno corso insieme in questo anno e mezzo, due, hanno creato il programma, con un discreto numero di ragazzi, perché c’è bisogno di creare un reale ricambio generazionale… questi giovani sono in grado di farci le scarpe e li invito a farsi sempre più aggressivi. È per loro che ci sono anch’io ad aiutare se lo vorranno» ha detto Bottini.
Ha ribadito Castiglioni: «Le esperienze devono essere tramandate, ci vuole qualcuno che ti aiuta a crescere. Ringrazio lui, come Achille Broggi che ci sta dando una mano. E Laura Alba per il suo impegno proficuo in consiglio». Un’altra conferma è l’architetto Massimo Ferioli. Ecco allora la lista intera (IN ALLEGATO). I ragazzi, tanti, da Tommaso Agosti a Matteo Tosi, Claudia Broggi (che ha preso la passione politica da papà) e Chiara Ferrario, poi imprenditori, musicisti, vedi Cesare Bonfiglio di Nuova Busto Musica. Architetti pure rappresentati, il mondo della creatività e della scrittura con Maria Giovanna Massironi, quello dello sport con Massimo Tosi.