Rien ne va plus. Tempi troppo stretti, soprattutto per dirimere la questione stadio e per incasellare tutte le faccende organizzative ed economiche. La Castellanzese di patron Affetti, nonostante la graduatoria della Lnd la mettesse in quinta posizione (con ottime, se non certe, possibilità di approdare nel calcio professionistico dopo la vittoria nei playoff della serie D), entro il 19 luglio non ha presentato la domanda di ripescaggio in serie C. Alle ore 19 di lunedì scorso è scaduto il termine. E la Castellanzese non figura tra le richiedenti.
Pratica espletata, invece, da sette squadre: quatto retrocesse dalla Lega Pro (Arezzo, Fano, Lucchese, Pistoiese) e tre pretendenti dalla D (Latina, Fidelis Andria e Siena). L'ottavo club sarebbe il Bisceglie, che ha fatto appello alla riammissione, pronto a rispettare i parametri canonici per l'iscrizione alla serie C ma non a versare il contributo straordinario (fondo perduto) alla Figc di 300 mila euro.
Ulteriormente diverso il discorso dell'FC Messina, primo in graduatoria e con tutti i criteri economici e infrastrutturali al posto giusto, che ha chiesto la riammissione alla Lega Pro al posto del Gozzano, vincitore del girone A di serie D, che ha rinunciato al salto nel professionismo. Come i neroverdi di patron Affetti, che si ripresenteranno al via della serie D con ambizioni rinnovate e con l'orgoglio di aver toccato con mano un sogno, non concretizzatosi per via dei tempi.