- 29 giugno 2021, 15:48

Coletto pensa alla sua Azione: «Bianchi o un altro non fa differenza, daremo noi concretezza a Varese»

Dopo Galimberti anche un altro sfidante ha detto la sua sull’investitura del deputato leghista a candidato sindaco: «Ha una storia politica apprezzabile e di tutto rispetto, anche se non è un varesino. Mi auguro che i cittadini sappiano valutare i programmi e non le persone: è ciò che conta di più»

Coletto pensa alla sua Azione: «Bianchi o un altro non fa differenza, daremo noi concretezza a Varese»

Quella odierna non è una giornata politicamente importante solo per il centrodestra varesino, dopo che Matteo Bianchi si è dichiarato pronto ad assumere il ruolo di sfidante di Davide Galimberti (leggi qui) alle prossime elezioni amministrative, con la benedizione del leader leghista Matteo Salvini (leggi qui), dei vertici locali del Carroccio e in attesa della presentazione ufficiale al resto della coalizione (leggi qui).

Anche gli avversari hanno iniziato a misurarsi con il nome uscito finalmente dopo una serie piuttosto nutrita di nulla di fatto. E così, dopo il messaggio del sindaco attualmente in carica (leggi qui), anche l’altro contendente elettorale, Carlo Alberto Coletto, candidato di Azione, ha detto la sua sulla discesa in campo del deputato: «Le continue diatribe interne alla Lega e alla coalizione hanno evidentemente portato alla scelta di un candidato di partito, non essendo stata possibile la quadra su un personaggio della società civile. Bianchi ha una storia politica apprezzabile e di tutto rispetto. Non è un varesino, va notato, ma conosce la realtà di Varese di riflesso in virtù degli incarichi che ha ricoperto»

«Ora vedremo le proposte che sarà in grado di mettere in campo. Il giudizio personale è difficile: non lo conosco in modo approfondito ma mi è sempre sembrato una persona gradevole e piacevole»

Cambia qualcosa per Azione doversi confrontare con un nome politico anziché civico? Per Coletto no: «Da filosofia del nostro movimento, siamo portati a guardare più al programma che al nome degli avversari. E quindi non baseremo la nostra campagna su di loro, ma sui nostri contenuti: che ci sia Bianchi, Zocchi o Merletti (i nomi fatti in queste settimane ndr) non fa differenza per noi. I varesini continueranno a conoscere le nostre proposte e il nostro giudizio fortemente critico dell’amministrazione Galimberti».

Galimberti si è augurato una «una campagna basata sui contenuti e sulla concretezza e non sugli slogan» (leggi qui), il candidato di Azione è d’accordo ma non rinuncia a una stoccata: «L’auspicio sui contenuti è condivisibile: anche noi la pensiamo allo stesso modo. Sulla concretezza, beh direi che nelle ultime vicende come quella della pista provvisoria dell’antistadio la concretezza è mancata proprio dal lato amministrazione. I fruitori del ghiaccio (io, per esempio, ho una figlia che pattina) sono molto arrabbiati e delusi e non saranno tutti disposti a farsi un altro anno a Milano. La città certamente ha bisogno di concretezza e dalla nostra parte la troverà, insieme a una vera visione della città del domani. Ci auguriamo che i cittadini sappiano valutare in modo adeguato i programmi prima delle persone, perché ciò all’interno di una votazione amministrativa è fondamentale».

Fabio Gandini

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