Autostrada A29, svincolo di Capaci: la carreggiata salta in aria, per centinaia di metri. Sono le 17.57 del 23 maggio 1992. La mafia ha fatto detonare 500 chili di tritolo. A distanza di 29 anni, l’osteria del buon essere "La tela” di Rescaldina, che sorge in uno stabile sottratto alla criminalità organizzata, ricorda l’attentato nel quale morirono il giudice Giovanni Falcone, sua moglie, Francesca Morvillo, e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Domenica, all’ora esatta dell’attentato, “La tela”, in collaborazione con il presidio di Libera di Legnano e con il Comune di Rescaldina, dà vita sui propri canali social a un evento di musica e parole per non dimenticare le vittime e per rinnovare il proprio impegno nel combattere e contrastare ogni forma di mafia.
Alle 17.57, seguendo un lungo filo rosso capace di coprire la distanza di oltre 1.500 chilometri tra il luogo dell’attentato e Rescaldina, saranno presentati video con importanti testimonianze di persone che ogni giorno si battono contro la mafia. Sono previsti gli interventi di Chiara Nobili, referente dell’associazione Libera di Palermo, che parlerà davanti all’albero dedicato a Falcone nel capoluogo siciliano; Danilo Sulis, presidente di Radio 100 Passi di Palermo, la radio fondata da Peppino Impastato; I.M.D. agente impegnato nella lotta contro la mafia, autore del libro “Catturandi”, proporrà una riflessione sulla giustizia.
Sempre dalla Sicilia è previsto un contributo del gruppo Taligalè (anagramma sillabico di Legalità), gruppo musicale impegnato nella denuncia della mafia. Ulteriori contributi musicali arriveranno dagli artisti Renato Franchi, Francesco Marelli, Massimo Beretta, Francesco Musazzi, Roberto Antonini. Letture di testi curate da Daniela Clementi, Mario Domina e Giovanni Benzi. L’evento sarà in diretta sul canale Youtube e sulla pagina Facebook de “La tela”.