Cambiamo Busto Arsizio torna sull’incontro tenutosi ieri con Forza Italia, da cui è scaturito l’accordo di un percorso comune, insieme ad altre forze politiche di centro (leggi qui).
«Una visione comune – si legge nella nota diffusa da Alberto Amato – non solo sui valori che ci accomunano, ma soprattutto sui temi che hanno ispirato la nascita stessa del Comitato Cambiamo Busto Arsizio, che ora si appresta a porsi come vera e propria "entità" in vista delle amministrative cittadine».
Il percorso prevede «il coinvolgimento dei cittadini e delle realtà di quartiere, ascoltandone problematiche e suggerimenti. Il progetto, "la città che vorrei", con il coinvolgimento dei più giovani, per capire come potrà e dovrà essere la Busto Arsizio dei millenears, la futura generazione che governerà la nostra città. E poi il sostegno alle categorie produttive e in particolare a quella dei piccoli commercianti, la categoria uscita più malconcia da questo anno e mezzo di pandemia. La categoria che tiene in vita i quartieri stessi e che deve essere sostenuta per non svuotare di vita e di interesse intere aree cittadine. E non solo in centro città ma soprattutto nelle periferie».
Per il presidente del comitato Cambiamo Busto Arsizio sono «questi punti cardine del programma che ci siamo posti. Oltre che altri in materia di sicurezza e viabilità. Noi non vogliamo che il tutto si fermi alla campagna elettorale, ma che si prosegua con il confronto e l'incontro con i cittadini, sin da subito dopo le elezioni, con tavoli permanenti con comitati di cittadini o loro rappresentanti e le varie associazioni. Partiremo a breve con i gazebo nei vari quartieri di Busto, ogni sabato mattina. Così da ascoltare le persone e i loro problemi e suggerimenti. Speriamo poi di rendere ufficiali questi punto di incontro, con uffici dislocati del comune. Siamo disponibili a suggerimenti e supporto da parte dei nostri concittadini. Perché Cambiamo Busto Arsizio non sia solo un nome ma una concreta realtà».