Storie - 19 aprile 2021, 16:21

L'OPINIONE. Caro Ricky, siamo abituati al tuo fair play tigrotto. Ma meriti un altro applauso

Rinunciare a un rigore che poteva essere decisivo, non ci ha stupiti: è da Colombo, è da Pro Patria. Grazie perché i giovani che crescono con te, non lo dimenticheranno

Riccardo Colombo (foto di Marco Giussani)

Riccardo Colombo (foto di Marco Giussani)

Sotto shock ci siamo sentiti tutti, ieri sera dopo gli infortuni. Una delle immagini più belle della partita della Pro Patria contro la Giana scivolava quasi via dai pensieri, dopo averle reso un tributo nella prima cronaca della partita (LEGGI QUI).

Com'era scivolato Riccardo Colombo, nell'area di rigore. Proprio il penalty veniva decretato dall'arbitro, ma il nostro tigrotto interveniva e diceva: no, non sono stato toccato. Gli abbiamo scritto subito: meriti il premio fair play. Poi tutto è stato spazzato via, dalla preoccupazione per Bertoni che si aggiungeva a quella per Parker. 

Sulla Gazzetta si è definito grande il gesto di Ricky. Che per noi è normale. Ma normale non vuol dire scontato, e ringraziamo il collega - e panathleta -  Giovanni Castiglioni con il quale abbiamo parlato anche di questo oggi nella sua trasmissione su radio Bustolive. Poco prima, ai suoi microfoni Colombo ha ribadito la normalità di quello che ha fatto: ovvero ciò che è giusto. 

Anche se quel rigore poteva essere decisivo: vincere era importante ieri, ma non così. Non ci avrebbe dormito su, Colombo, il capitano che vuole dare sempre di più (LEGGI QUI) ma soprattutto l'esempio.

Allora, Ricky, solo un altro passaggio, solo un applauso tutto per te il giorno dopo te lo meriti: perché i giovani che stanno crescendo con te, non lo dimenticheranno quel gesto e lo replicheranno.

 

Marilena Lualdi


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