Ieri... oggi, è già domani | sabato 29 marzo, 13:23
“Tiassi su, da dossu...” - “Levati da dosso...”
Nel titolo si fa riferimento a un vecchio detto, un tempo molto utilizzato e che, tuttavia, ancora oggi si sente pronunciare. Per estensione, si dice 'levati da dosso che pesi', ma non ci si riferisce alla stazza fisica di chi dovrebbe togliersi di...
“Ul pan di lurdi” - Il pane degli allocchi
Mamma Paola è davvero speciale, ne discuto subito con Giusepèn che mi dimostra la sua piena adesione ai "suggerimenti" di questa "santa donna" in merito a espressioni del nostro Dialetto Bustocco da strada...
"A sàpa e a cavagna ": la zappa e la cesta
I punti oscuri di una filastrocca, le infiltrazioni dell'italiano nel dialetto e le resistenze del dialetto nell'italiano, i mille bustocchi rimasti, Napoleone. E Giusepèn
"I noci da Milàn ": le notti di Milano
Sono (erano) più lunghe le notti di Milano o quelle di Busto. Le percezioni del tempo nell'immaginario collettivo, a partire dai "puaiti"
"Fò naguta" - Non importa
Le tante sfaccettature, e implicazioni, di un'espressione comune, dal "niente" alla "goccia" al "fannullone", tra vocazione al lavoro e capacità di soprassedere. Quando è il caso. Un bicchiere di nocino aiuta la riflessione...
"Me car Signui" - Mio caro Gesù
Mi fa notare, Giusepèn, che soprattutto le donne, quando erano in vena di invocazioni, dicevano "mio caro Gesù". Tuttavia, la sottigliezza induce a precisare che si preferiva invocare il "Signore" piuttosto di invocare Gesù. Che,...
"sabatu grossu" - sabato grasso
Il passo veloce delle maschere in giro, sancirà il valore della Tradizione. Affrontare il presente non vuol dire sovraccaricare la Tradizione coi tempi moderni...
"Carnevòl al foegu " - Carnevale al fuoco
Carnevale, non è un'incognita. Giusepèn, lo dice chiaro a tondo: "i pruerbi, in giusti" (i proverbi sono giusti) e sciorina un vecchio detto: "Natòl al su, Carnevòl al foegu" (Natale al sole, Carnevale al fuoco) ed è vero che il...
"girala da co, girala da pe" - girala di testa, girala di piede
Sono alle prese con mamma Paola che a definirla esuberante è molto, ma molto riduttivo. Poi c'è Giusepèn che sembra ringalluzzito...
"un pasèn e i figuiti" - un passo breve e le figurine
Due giochi antichi. Me li suggerisce Giusepèn. Li ho praticati anch'io, nella mia giovinezza. Erano l'ABC dei nostri incontri. Tutti ne eravamo provvisti e, quei giochi, erano così popolari che "richiedevano pubblico" e, sempre,...
"taca su e tegnòn" - tirchio…spilorcio
Il "taca su" si aggiungeva al gruppo e con falsa-furbizia beveva "a macu"
"faghi non 'nparò al gotu…" - non far imparare al gatto
A Busto Arsizio, non è che cambi molto, tanto da far dire ai conoscitori della realtà Bustocca, "qui si preferisce perdere da soli, piuttosto di vincere in compagnia"
“Esussi par tuti i por morti” - “Sia pace per tutti i defunti”
Me lo sono sentito dire immense volte, da mamma (e non solo lei) a cui, solamente tanti, ma tanti anni dopo, le ho chiesto una spiegazione...
"in vesa dul... Carnevòl" - verso il Carnevale
Ho Giusepèn dalla mia parte. Ed è per me un "asso nella manica"...
"a San Biasu a ga gea a guta sut'al nasu"" - a San Biagio gela la goccia sotto il naso
Un proverbio Bustocco, imparato alle "Elementari" diceva: "febbraio-febbraietto, corto-corto e maledetto"
"i dì dàa merla" - i giorni della merla
Della Gioeubia ne abbiamo discusso. Giusepèn chiosa un solo appunto: "ghe 'ncoi chidogn cal cioma a Gioeubia in'oltra manea... cal mangia dul so sin'a candu l'e'nbona"...
"fàmala cugnussi" - fammela conoscere
L'invito parte dal Giusepèn: "fàmala cugnussi" (fammela conoscere) e si riferisce alla signora... mamma Paola...
"a sgurlèa" - la smagliatura
Le calze di nylon in Italia, sono arrivate in tempo di guerra (1940-1945) e non prima. Le hanno portate gli americani...
"Gioeubia e non Giobia" - (alla francese e non al "volgare")
La Gioeubia è rappresentata da un fantoccio che brucia sopra una catasta nutrita di …. tutto (legna, stoppie, rifiuti di ogni genere)
"i frò al so cunventu, i genti al so andamentu" - si ritorna al lavoro
L'Epifania è trascorsa. Le Feste, pure. Si ritorna al Lavoro che qui, a Busto Arsizio, il lavoro è sacro