«Il presidio del territorio è compito esclusivo delle forze dell’ordine». È la posizione di Fratelli d’Italia sulle iniziative spontanee da parte di alcuni cittadini emerse di recente dopo episodi preoccupanti. Il più grave, la violenza sessuale ai danni di una ragazzina di 14 anni in via Vercelli. A seguito di quel fatto, un ex agente di polizia penitenziaria aveva lanciato sui social la proposta di dare vita a un gruppo di volontari che accompagnino verso casa o l’auto donne e persone fragili che arrivano alla stazione Nord (ma, sempre su Facebook, è apparso anche il video di un uomo col volto coperto con il passamontagna che si è detto a sua volta disponibile a fare da “guardia del corpo” alle donne in arrivo allo scalo ferroviario).
Ci sarà un confronto tra l’ex poliziotto e l’assessore Matteo Sabba: «Non è sbagliato ricevere cittadini volenterosi, che devono però essere indirizzarti verso il giusto modo di collaborare», sostiene il capogruppo di FdI Paolo Geminiani.
La posizione di FdI
«Pensiamo che il presidio del territorio sia compito esclusivo delle forze dell’ordine – è la posizione del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia –. Negli ultimi giorni si stanno moltiplicando iniziative spontanee da parte di cittadini che chiedono di organizzare presidi con l’intento di monitorare il territorio. Pur comprendendo le preoccupazioni che animano tali iniziative, vogliamo ribadire con fermezza un principio fondamentale dello Stato di diritto: la sicurezza pubblica è una funzione esclusiva delle forze dell’ordine.
Ogni azione di controllo, prevenzione o intervento deve essere svolta da personale formato, legalmente autorizzato e operante nel rispetto delle leggi e delle procedure previste. Iniziative private, seppur mosse da buone intenzioni, rischiano di generare confusione, alimentare tensioni e compromettere la sicurezza stessa dei cittadini».
Dal gruppo di Fratelli d’Italia arriva pertanto l’invito rivolto a tutti i cittadini a «collaborare con le autorità competenti segnalando situazioni sospette attraverso i canali ufficiali e a non sostituirsi alle istituzioni. Il rispetto dei ruoli e delle competenze è garanzia di legalità, efficacia e tutela per l’intera comunità. La sicurezza è un diritto di tutti, ma anche una responsabilità che richiede professionalità, coordinamento e rispetto delle leggi».
«Ok ricevere i cittadini, indirizzandoli verso giusta collaborazione»
Dopo il gravissimo episodio dello stupro in via Vercelli, non lontano dalla stazione Nord, Massimo Germino, ex agente oggi in servizio al provveditorato dell’amministrazione penitenziaria di Milano, ha lanciato la proposta di dare vita a un gruppo di volontari che renda più sicuri gli spostamenti dallo scalo di via Monti verso l’auto o la propria abitazione, affiancando donne o persone fragili.
Geromino avrebbe dovuto incontrare ieri l’assessore alla Sicurezza Matteo Sabba, ma l’appuntamento è slittato alla prossima settimana. «Non è sbagliato ricevere cittadini volenterosi e sensibili al tema sicurezza, ma a nostro parere dovrebbero essere indirizzati verso il giusto modo di collaborare – afferma il capogruppo di Fratelli d’Italia Paolo Geminiani –. Pensiamo che il coinvolgimento dei cittadini sia da elogiare, ma in altri modi (ad esempio con il controllo di vicinato, o invitandoli a fare segnalazioni e a tenere gli occhi aperti). Gli unici che possono svolgere funzioni di sicurezza sono le forze dell’ordine, con cui i cittadini devono collaborare e cooperare, ma delegando a loro questo compito».