Valle Olona - 23 aprile 2025, 19:02

Cirignano: «La facciata del Cse continua a perdere pezzi»

La denuncia arriva dal segretario della Lega e dai consiglieri della lista Rilanciamolgiate, che ancora una volta sottolineano come sia necessario intervenire in maniera definitiva per risolvere il problema, soprattutto per tutelare la sicurezza di chi frequentano quotidianamente la struttura di via Don Minzoni

La facciata del Centro Socio Educativo di via Don Minzoni sta iniziando nuovamente a perdere parti del rivestimento esterno, rappresentando un potenziale pericolo per chi vive quotidianamente gli spazi.
A denunciarlo sono i membri della lista Rilanciamolgiate, che sottolineano come si tratti di «un segnale evidente di un problema strutturale e progettuale che richiede una soluzione definitiva, soprattutto considerando che si tratta di un luogo frequentato ogni giorno da persone fragili e diversamente abili».

«Durante la campagna elettorale – sottolinea il segretario della Lega olgiatese Claudio Cirignano – sono stati fatti lavori in fretta e furia, così da nascondere le criticità del Centro Socio-Educativo e non affrontare il problema alla radice.
Ora, a distanza di un anno, ci chiediamo se questa fretta non abbia avuto solo il risultato di mascherare le reali mancanze, lasciando irrisolti i problemi strutturali.
Qualche settimana fa l’amministrazione Montano ha fatto piantare degli alberi lungo la facciata del Cse, ma a questo punto ci sorge il dubbio che l’obiettivo fosse semplicemente quello di nascondere la facciata che, purtroppo, continua a perdere pezzi».

La struttura, inaugurata solo tre anni fa, è stata realizzata grazie ad un investimento di oltre un milione di euro, che, secondo la minoranza olgiatese, sarebbero dovuti ampiamente bastare a costruire uno stabile che durasse nel tempo.
«Le immagini della facciata del Cse con le piastrelle che si staccano hanno mostrato come, in realtà, il problema fosse più serio di quanto si volesse far credere – rimarca il consigliere Giorgio Volpi – la scelta fatta in fase di progettazione si è rivelata sbagliata, poiché un cappotto esterno non può sostenere il peso di piastrelle così grandi.
Il risultato è che, nonostante i soldi spesi, si continua a dover intervenire ciclicamente per riattaccarle, con costi che si sommano ogni anno, specialmente quando inizia a piovere».

La caduta di parti del rivestimento della facciata dell’edificio, infatti, non è una novità, e più di una volta l’opposizione olgiatese si è ritrovata a sollecitare la maggioranza affinché venissero trovate soluzioni definitive al problema, e non solo per ragioni economiche.

«Si tratta di una situazione – prosegue Cirignano – che mette a rischio la sicurezza di chi utilizza quotidianamente questa struttura, sia per attività ricreative che per attività didattiche, in particolare per le persone più fragili.
L’amministrazione Montano, invece di affrontare il problema in modo serio, sembra aver privilegiato l’estetica dell’edificio, come rivendicato in passato dall’architetto Paolo Maccabei, allora vicesindaco, che sosteneva come le piastrelle “rendessero migliore l’estetica dell’edificio con uno stile contemporaneo e architettonicamente interessante”. Ma a che prezzo?
La domanda che sorge spontanea è “cosa considera prioritario questa amministrazione? L’aspetto estetico o la sicurezza di chi frequenta ogni giorno il Cse?”».

Una domanda che il gruppo Rilanciamolgiate intende portare anche sui tavoli della massima assemblea cittadina: «Come opposizione – conclude la capogruppo Alda Acanfora – ci impegneremo a chiedere risposte chiare in consiglio comunale, affinché tutti gli olgiatesi sappiano come sono stati spesi i loro soldi e quali azioni si intendono mettere in campo per risolvere definitivamente questa criticità».

Loretta Girola