Storie | 21 aprile 2025, 08:01

Quarant'anni fa la visita a Laveno Mombello di Lady Diana e del principe Carlo. Il ricordo dell'ex sindaco Ielmini: «Quel mazzo di mughetti per la principessa»

Era il 21 aprile del 1985 quando i due reali inglesi fecero un passaggio in città per imbarcarsi sull'aliscafo e raggiungere l'Isola Bella attesi dai Borromeo. L'ex primo cittadino ripercorre la preparazione di quell'evento che durò solo pochi minuti ma che resterà nella storia di Laveno: «Il futuro re mi fece i complimenti per l'allestimento floreale, io senza fascia tricolore perché il cerimoniale non lo prevedeva essendo una visita non ufficiale. Sull'aliscafo feci trovare una ceramica per Carlo d'Inghilterra e un omaggio floreale per lady Diana. Sapevo dell'evento da tre mesi ma non poteva farne parola con nessuno»

Lady Diana e sullo sfondo l'ex sindaco di Laveno Ercole Ielmini (foto concessa da Ielmini)

Lady Diana e sullo sfondo l'ex sindaco di Laveno Ercole Ielmini (foto concessa da Ielmini)

Sono passati esattamente 40 anni, di un evento che ha fatto storia a Laveno Mombello, pur essendo durato soltanto pochi minuti. Era il 21 aprile nel 1985 , quanto l'allora principe Carlo d'Inghilterra e sua moglie lady Diana passarono in città. 

Una tappa velocissima, si direbbe tecnica, quella lavenese per i due reali inglesi per imbarcarsi sull'aliscafo "Enrico Fermi" che li avrebbe condotti all'Isola Bella, invitati dalla famiglia Borromeo. Ad accogliere Carlo e Diana,  sopraggiunti su una meravigliosa Maserati super blindata, tra straordinarie misure di sicurezza, autorità civili e militari dell’ epoca, c'era l’allora sindaco lavenese Ercole Jelmini.

Chi meglio di lui può ricordare quel momento storico per la città di Laveno di ormai 40 anni fa ma ancora perfettamente nella memoria di chi c'era? Con Ielmini ripercorriamo allora quel 21 aprile del 1985. 

«Sono arrivati - ricorda l'ex primo cittadino lavenese - provenienti da un'azienda del Varesotto tenuta segreta, che aveva interessi economici con il Regno Unito. Il servizio d’ordine era impressionante e sopra lo storico edificio K2 erano appostati tiratori scelti. Nelle vicinanze dell’ imbarcadero c’erano molti agenti di sicurezza sia inglesi che italiani. Tutto si è svolto in un attimo, con un po' di delusione per le centinaia di persone che attendevano i reali. La macchina si è fermata in prossimità dell’ imbarcadero ed io con il Prefetto abbiamo portato i nostri saluti, sempre sotto il vigile sguardo del cerimoniere».

Un passaggio più che una visita lampo, ma comunque un brevissimo dialogo c'è stato, come ricorda Ielmini. 

«Dopo il saluto previsto dal cerimoniale, la Principessa ed il futuro Re hanno fatto i complimenti per le bellissime camelie e tutto l’allestimento floreale preparato da Piffaretti  Floricoltura Lago Maggiore. Inoltre, ho sommessamente segnalato che a bordo dell’aliscafo  i reali avrebbero trovato un mazzo di mughetti, fiore tipico del nostro territorio ed un'opera in ceramica del grande maestro Albino Reggiori. Il protocollo molto rigido non prevedeva altro, le immagini e fotografie del momento sono state poche in quanto erano ammessi solo i fotografi ufficiali accreditati dal servizio d’ ordine. Una curiosità singolare il fatto di non aver potuto indossare la fascia tricolore da sindaco, in quanto essendo una visita non ufficiale il protocollo non la prevedeva».

L'ex primo cittadino lavenese ricorda anche il momento dei preparativi. «Fu fatto tutto in gran segreto - rammenta Ielmini - sono stato convocato dal Prefetto di Varese tre mesi prima della data, per essere informato ma non dovevo proferirne parola con nessuno. Ricordo il giorno antecedente la visita, le ultimissime ore febbrili per preparare il tutto al meglio, osservando in maniera maniacale il protocollo». 

A ricordo di questo evento unico per Laveno Mombello, su Youtube si può vedere il filmato realizzato dall’allora emittente televisiva locale Televerbano con Claudio Perozzo: 

Claudio Ferretti

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