Centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria, l’amministrazione rinnoverà il contratto che scade al termine dell’anno, ma il consigliere del gruppo misto Emanuele Fiore, che ha portato il tema in commissione, chiede che nel prossimo triennio vengano utilizzate al meglio.
La commissione Ambiente di questa sera è stata quasi interamente monopolizzata da un confronto tra Fiore e il consigliere di Fratelli d’Italia delegato al Verde Orazio Tallarida, entrambi residenti a Borsano, il quartiere dove è presente il termovalorizzatore di Neutalia.
«Ma questa interrogazione non è contro l’inceneritore, ma sulle centraline», ha precisato Fiore, che è anche esponente di un comitato contrario all’impianto.
Attualmente gli apparecchi sono stati collocati dalla società Tea-Group, a spese di Neutalia, in sei diversi luoghi: viale Luigi Cadorna, via Cassano Magnago, via Federico Confalonieri, in via Samarate, via delle Brughiere, corso Sempione.
Le perplessità
«Dopo la presentazione dell’indagine epidemiologica – ha spiegato il consigliere del gruppo misto illustrando la propria interrogazione – sono andato a riprendere l’attività delle sei centraline che rilevano le concentrazioni delle polveri sottoli ma anche il rumore. Mi sono concentrato su Pm 2,5 e Pm 10 e ho scoperto che spesso alcune centraline non hanno del tutto funzionato. Ad esempio, non hanno mai operato a luglio e agosto 2024. E non ho mai trovato i dati del rumore. Inoltre, per il Pm 2,5 raramente la rilevazione è al 100 per cento nel mese».
L’esponente di minoranza ha quindi chiesto le motivazioni «alla base dei numerosi periodi di assenza di rilevazione e della scarsa efficienza» (in allegato in fondo all’articolo l’interrogazione con i dati cui fa riferimento il consigliere).
«Ci sono diversi periodi in cui i valori registrati sono andati abbondantemente oltre il limite massimo», ha aggiunto, ricordando anche che nel 2022 in commissione si era detto che «alcune centraline avrebbero potuto essere ubicate altrove per monitorare altre zone e si era parlato anche di una apposita commissione per analizzare i dati e dell’installazione di tabelloni con i valori in tempo reale».
Le risposte
A rispondere è stato il consigliere delegato al Verde Tallarida, che ha rivelato che il contratto per le centraline verrà rinnovato. «La loro sede non è stata cambiata perché la ditta ha detto che servivano due anni per monitorare al meglio la situazione – ha spiegato –. C’era chi diceva che non volevamo metterle vicino all’inceneritore per nascondere qualcosa. Siccome non è così, ho chiesto di posizionarne una lì, che poi probabilmente sposteremo. Non a spot, ma ascoltando i tecnici».
Sull’efficienza, Tallarida ha detto che per tutti gli apparecchi è prevista la manutenzione annuale che prevede la loro rimozione e il trasporto al Cnr di Firenze. Nel 2024, per via di alcuni malfunzionamenti, due sono rimaste inattive per un periodo più lungo di quello previsto. Per quanto riguarda il superamento dei limiti di emissione, il consigliere delegato ha affermato che quelli relativi a Pm 2,5 e Pm 10 non sono stati oltrepassati se si considera la media annua.
«Non si ravvisa la necessità tecnica di costituire una commissione di monitoraggio che si limiterebbe a interventi locali con benefici irrilevanti per il miglioramento qualità dell’aria», anche perché i dati ufficiali che potrebbero portare a ordinanze sindacali o altri interventi sono solo quelli registrati da Arpa.
Inoltre, «c’è il report mensile dei dati nella sezione “Qualità dell’aria” del sito del Comune. Pertanto ad oggi non è prevista l’installazione del tabellone elettronico». Sulla mancata rilevazione del rumore, verranno chiesti chiarimenti ai tecnici.
Il dibattito
«C’è un contratto da 60mila euro, anche se sono pagati da Neutalia – ha replicato Fiore –. Vorrei capire perché lo rinnoviamo per altri tre anni, visto che come noto i valori ufficiali sono solo quelli di Arpa. Evidentemente perché, come era stato detto, le centraline servono per segnalare se qualcosa non va. Se compero una cosa, però, voglio che sia utile. Lo strumento deve essere operativo al meglio, non avere scarsa efficienza e manutenzioni così lunghe. I prossimi tre anni è opportuno usarle meglio, chiedendo le ragioni dei periodi di stop».
«Ascolterò le sue osservazioni, chiederò una maggiore efficienza», ha rassicurato Tallarida, garantendo che i tecnici di Neutalia monitorano le sei centraline.
Sul posizionamento degli apparecchi, Santo Cascio (Progetto in Comune) ha osservato che «siccome servono all’amministrazione a tutela della salute dei cittadini, è meglio che venga indicato dalla politica, col supporto dei tecnici. E poi dobbiamo stare attenti ai concetti delle medie, che non devono servire per aggirare i problemi. La media non tutela sufficientemente la salute e le centraline devono aiutarci a capire quali interventi possiamo fare se si superano certe soglie, pur rimanendo entro i livelli di legge».
Per Paolo Pedotti (Pd), «queste centraline non sono quelle ufficiali dell’Arpa, ma sono strumenti che vanno resi efficienti e utilizzati. Magari anche per valutare modifiche viabilistiche e ruotandole nei quartieri».
Tra l’altro, ha chiosato Fiore, «sia sul sito di Neutalia che su quello del Comune, i dati sono fermi a gennaio 2025».