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Politica | 16 aprile 2025, 16:30

Violenza a Busto, per Max Rogora (FdI) «ci vuole la catapulta». Tovaglieri (Lega): «Castrazione chimica»

Il caso della 14enne violentata a Busto Arsizio è tornato a più riprese ieri sera nel corso del dibattito in consiglio comunale. Ricordati Michele Bellato e Antonio Locati

Violenza a Busto, per Max Rogora (FdI) «ci vuole la catapulta». Tovaglieri (Lega): «Castrazione chimica»

Il caso della 14enne violentata a Busto Arsizio è tornato a più riprese ieri sera nel corso del dibattito in consiglio comunale. Fin dall’apertura dei lavori, il sindaco Emanuele Antonelli nelle proprie comunicazioni ha voluto esprimere vicinanza alla giovane brutalmente aggredita: «Siamo a sua completa disposizione e la sosterremo nel difficile percorso di recupero, anche con il nostro centro anti-violenza», ha detto, ringraziando la Polizia locale per il fondamentale intervento e la cittadina che ha dato l’allarme.

Proprio nel giorno in cui si è saputo del gravissimo episodio di violenza, l’assise è stata chiamata a votare l’aggiornamento del regolamento del corpo di Polizia locale che recepisce le novità sull’utilizzo del Taser, che verrà introdotto come precedentemente richiesto dal consiglio comunale, e il nuovo regolamento per la disciplina della videosorveglianza.
Entrambi i provvedimenti sono stati approvati all’unanimità. 

Gli interventi

Nel corso degli interventi liberi, è stato l’esponente di Fratelli d’Italia Massimo Rogora a tornare su quanto accaduto in via Vercelli: «Non c’è niente di peggio di uno stupro – ha affermato –. Qualcuno dichiara che ci vuole la castrazione chimica, io la farei fisica. Ci vuole la catapulta. Apriamo gli occhi e basta essere timidi. Lo stupro è una cosa demoniaca».

Per la leghista Isabella Tovaglieri, il «tema coinvolge l’immigrazione incontrollata». Da eurodeputata, ha criticato l’atteggiamento di Bruxelles: «Se un paese comunitario deve rivolgersi a un paese extracomunitario come l’Albania per essere supportata nella gestione della situazione, è un problema. E la risposta dell’Europa è costruire carri armati».

Proprio la leghista in una nota aveva dichiarato che «non esistono più soluzioni di compromesso: espulsione subito per chi viene nel nostro Paese solo per delinquere. E castrazione chimica per chi si macchia di crimini aberranti come la violenza sessuale. Sono due battaglie che la Lega porta avanti da tempo. Ringrazio la Polizia locale che, con il tempestivo intervento, ha assicurato il delinquente alla giustizia. Ancora più orgogliosa e convinta di aver promosso l’iniziativa di dotare i nostri agenti di taser affinché possano operare sempre più in sicurezza a nostra tutela».

Gli altri punti. E il cordoglio

Nel corso della serata è stato approvato il rendiconto 2024 illustrato dall’assessore al Bilancio Alessandro Albani.
Scintille quando è stata discussa l’interrogazione sui derivati a firma Gianluca Castiglioni (Busto al Centro), nella quale si chiedeva quali fosse i «passi successivi che si intendono effettuare» a seguito dell’ultima sentenza della Cassazione che «ha dichiarato inammissibile il rinvio pregiudiziale sollevato dalla Corte d'Appello di Milano». Una sentenza che per Castiglioni «ha tutto il sentore di definitività».

«Non abbiamo già perso, metta via i pasticcini e lo spumante, perché non è ancora arrivato quel momento. Quando arriverà sarà felice di sapere che la città ha perso un po’ di soldi», la risposta sarcastica del sindaco Antonelli, che ha detto che ora «si torna semplicemente alla Corte d’Appello, e se perdiamo possiamo comunque andare in Cassazione».

L’assise si era aperta con l’omaggio a Michele Bellato, dipendente dell’ufficio urbanistica scomparso a 56 anni. «Una persona eccezionale, salutava tutti con una gentilezza che veniva da un cuore buono e generoso. Ha voluto fare il proprio dovere fino in fondo, al servizio della città».
Il capogruppo del Pd Maurizio Maggioni ha ricordato anche l’architetto Antonio Locati, già consigliere comunale: «Nel suo lavoro, non ha mai pensato solo al bello ma a un bello attento al sociale».

R.C.

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