«Siamo a completa disposizione della ragazza. Temo possa essere segnata per tutta la vita, la pena deve essere adeguata».
All’inizio del consiglio comunale di Busto Arsizio in corso questa sera, il sindaco Emanuele Antonelli si è soffermato sul gravissimo episodio accaduto ieri in via Vercelli, dove una 14enne è stata picchiata e violentata da un giovane di 21 anni.
«Siamo stanchi e preoccupati», ha ammesso il primo cittadino, che ha voluto innanzitutto manifestare vicinanza alla vittima «brutalmente aggredita»: «Siamo a completa disposizione e la sosterremo nel difficile percorso di recupero, anche con il nostro centro anti-violenza».
Il grazie agli agenti e alla cittadina
Ha poi rimarcato più volte la propria gratitudine per la Polizia locale: «Grazie a voi la ragazza è viva», ha affermato senza girarci intorno.
«La Polizia locale si è attivata in maniera esemplare. Fate molto di più di quello che dovreste – ha detto rivolgendosi al comandante Stefano Lanna e agli agenti presenti in assise –. Non è stato facile arrestare l’aggressore. Forse con il taser, di cui parleremo anche stasera, avreste fatto meno fatica. Avete anche dovuto passare la notte insieme a lui. Il comando non è attrezzato per trattenere i fermati. Ci stavamo già attivando in questo senso, ma ora lo faremo immediatamente. Nella notte è successo di tutto e non si può andare avanti così».
Al corpo di Polizia locale è giunto l’applauso di tutti i presenti in sala esagonale.
Antonelli ha voluto rivolgere un «grazie di cuore» anche alla cittadina «che si è accorta che qualcosa di terribile stava succedendo e non si è girata dall’altra parte, salvando la vita alla ragazza. Imitatela, nessuno si volti dall’altra parte».
«Busto non è il degrado»
Il fatto accaduto ieri è terribile, ma per il sindaco «Busto non è quella comparsa giornali, non è il degrado, non è violenza. Busto è attenta, solidale, presente, pronta a contrastare certi fenomeni. La maggioranza dei cittadini condanna senza se e senza ma quanto successo ieri e gli episodi meno gravi degli ultimi mesi.
L’amministrazione si sta attivando per contrastare violenza e disagio, con la rete curata dall’assessore Reguzzoni con gli altri assessorati, per accompagnare educatori e famiglie a cogliere i segnali di allarme e intervenire prima che sia troppo tardi».
Preoccupazione per «l’abuso dei social: troppe volte condannano i ragazzi a un isolamento che somiglia a una trappola. La ragazzina aveva conosciuto l’aggressore sui social, ma lì non si sa mai chi c’è dall’altra parte. Se nessuno avvisa i minori di questi pericoli, poi possono succedere cose gravi».
Stasera l’ordine del giorno del consiglio prevede la discussione di argomenti relativi a videosorveglianza, strumenti della Polizia locale, mentre più avanti si discuterà del regolamento di polizia urbana.
«Auspico che le forze politiche condividano questa azione in maniera compatta e unanime. Vogliamo che Busto sia una città più sicura in cui ragazzi possono uscire di casa serenamente, mentre oggi i genitori si preoccupano se i loro figli vanno in centro con gli amici».
Ma Busto chiede anche «certezza della pena e spera che per fatti così gravi possano essere aumentate le pene. Spero di no, ma temo che la ragazzina possa essere segnata per tutta la vita. La pena deve essere adeguata». Il sindaco ha concluso il proprio intervento rendendo noto che andrà a trovare la giovane, che vive a Busto, per offrire a lei e alla famiglia «il supporto dell’amministrazione e della città. Ma non basta, quanto è successo ha sconvolto tutti. Mi hanno chiamato tutte le testate nazionali, ma non ho risposto a nessuno, non voglio entrare nel circo mediatico. Però siamo stanchi e preoccupati. Qualcosa sicuramente va fatto».