Busto Arsizio | 15 aprile 2025, 15:10

I social e il degrado, la doppia trappola per la ragazzina violentata a Busto

Accanto alla trappola virtuale c'è quella così reale: l'area di via Vercelli è una delle tante con immobili abbandonati nella zona delle Nord. Solo due settimane fa si era richiesto l'intervento dei vigili del fuoco per un incendio, racconta una residente. Il vicesindaco Folegani: «A giorni i primi interventi per nuovi edifici residenziali e commerciali, solo così si può combattere il degrado». Il ruolo della stazione Nord

Via Vercelli teatro della violenza ai danni di una ragazzina: in questa zona sono attesi lavori di riqualifica

Via Vercelli teatro della violenza ai danni di una ragazzina: in questa zona sono attesi lavori di riqualifica

«In quell'area c’erano già stati i vigili del fuoco due settimane fa». In via Vercelli a Busto Arsizio l’allarme non risuona per la prima volta, anche se ieri sera è stato drammatico con la violenza ai danni di una ragazzina, poi ricoverata con 50 giorni di prognosi e un trauma impossibile da cancellare.

Lo conferma una residente che indica il punto e ieri sera ha visto arrivare ambulanza e pattuglie, con la polizia locale che ha arrestato il giovane. Ma camminando lungo questa strada a pochi minuti dalla stazione Nord tra mura diroccate e bottiglie o altri rifiuti abbandonati ed estendendo l’esplorazione è evidente che i possibili nascondigli per questo e altri crimini crescono.

È il doppio binario di questa orribile vicenda, che ha catapultato di nuovo Busto Arsizio in tutti i tg: il virtuale e il reale, intrecciati.

Quella trappola virtuale

Da una parte i social, questi luoghi di incontro dove ciascuno può apparire come desidera. Anche per una generazione nativa digitale e che tanto ci sembra avvezza a questo mondo, quel luogo può diventare una trappola senza via d'uscita.

È facile giudicare, dalla distanza degli anni e delle circostanze, ma quanto accaduto dimostra anche che non si sta facendo abbastanza, tutti, nell’educare a quei pericoli i ragazzi. Del resto, ci cascano anche gli adulti.

C'è tanto da fare, ma non solo su questo fronte.

Zone addormentate nel degrado

Perché poi irrompe la realtà, prima ancora che nel terribile atto contro la ragazza: assume le sembianze di quella sacca di degrado edilizio e urbanistico che avvolge diverse zone di Busto, anche in centro. Dove tutto può succedere, senza che nessuno senta e possa aiutare.

Qui in via Vercelli almeno, accanto all’area dismessa, ci sono edifici diroccati e abbandonati sì ma anche abitazioni vissute e ben curate. È stata anche la chiave della salvezza (parola che pur suona così dolorosa, visto ciò che le è accaduto fino alla liberazione da parte degli agenti) della quattordicenne, perché i residenti hanno sentito e dato l’allarme.

Da trent’anni si parla, si promette, si sogna il riscatto dell’area delle Nord, che però nel frattempo si è sempre più addormentata nel degrado.

Adesso, finalmente, qualcosa dovrebbe cambiare anche in relazione ai cantieri del Pnrr. Espressione, quest'ultima, che mette paura sul versante del tempo. Ma è invece questione di giorni, assicura il vicesindaco Luca Folegnani, l’avvio dei primi interventi che porterà fabbricati residenziali e commerciali in questa zona. Detto in altro modo: passaggi, vita e movimento, i migliori antidoti al degrado, sottolinea.

Una stazione problematica

Certo, ci vorrà tempo per risanare un comparto così ampio che abbraccia una stazione problematica come quella delle Nord. Alla Centrale c’è una relativa sicurezza; al massimo si trovano i clochard che cercano aiuto, non guai, e una rete sociale va loro incontro.

L’area che si respira alla stazione Nord è diversa, anche perché collega costantemente Milano e Malpensa diventando un crocevia appetibile non solo per le persone perbene. Ne fanno le spese a volte anche le auto nel piazzale e il degrado lascia la sua firma qua e là. Finora, per fortuna, non è accaduto nulla di grave alle persone. Ma non si può sempre contare sulla fortuna.

Ma. Lu.

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