Nella serata di giovedì 10 aprile, la Polizia di Stato di Gallarate ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare coercitiva, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, nei confronti di un sessantasettenne di Gallarate, ritenuto responsabile di maltrattamenti aggravati e lesioni ai danni dei familiari.
Dalle attività di indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio e condotte dagli agenti del Commissariato di Gallarate, è emerso che l’uomo, da anni, sottoponeva la moglie a gravi e umilianti vessazioni, costringendola a sopportare penose condizioni di vita coniugale, al punto da dover abbandonare l’abitazione senza poter nemmeno recuperare i propri effetti personali.
Anche la figlia, oggetto di minacce e insulti, era arrivata a temere per la propria incolumità e per quella dei familiari, tanto da modificare in modo significativo le proprie abitudini di vita. Gli investigatori hanno raccolto una serie di elementi probatori in merito ai reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale, quest’ultima commessa dall’uomo nei confronti degli agenti del Commissariato, intervenuti su richiesta della moglie dell’indagato.
I riscontri oggettivi e circostanziati acquisiti hanno consentito al Giudice di emettere, a carico dell’uomo, la misura dell’allontanamento dalla casa familiare, con divieto di avvicinamento alle persone offese. Inoltre, come previsto dalla normativa specifica relativa ai reati rientranti nel cosiddetto “Codice Rosso”, e al fine di rafforzare ulteriormente la tutela delle vittime, all’uomo sarà applicato anche il “braccialetto elettronico”.