Si è svolto questa mattina, in Tribunale a Busto Arsizio, un importante incontro istituzionale che ha visto la presenza del sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, impegnato in un confronto diretto con le autorità locali e i vertici della giustizia del territorio. A fare gli onori di casa il presidente del palagiustizia cittadino Miro Santangelo e il procuratore capo Carlo Nocerino, affiancati dal procuratore aggiunto Franco Belvisi, dal presidente della Camera Penale, avvocato Tiberio Massironi, e dai pubblici ministeri Susanna Molteni e Martina Melita.
Presenti anche il sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli, e il primo cittadino di Gallarate, Andrea Cassani. Tra gli altri rappresentanti del mondo amministrativo e politico, anche Isabella Tovaglieri, europarlamentare bustocca della Lega, il consigliere regionale leghista Emanuele Monti e Claudia Eccher, membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura, che ha voluto portare il punto di vista istituzionale dell’organo di autogoverno della magistratura.
Il vertice ha avuto come fulcro le criticità strutturali e funzionali che da tempo interessano il Tribunale e l’ufficio del Giudice di Pace, con particolare riferimento alla cronica carenza di personale e all’elevato carico di lavoro per magistrati e amministrativi. Nonostante Busto Arsizio ospiti una delle procure più operative della Lombardia (competente anche sul territorio di Malpensa, ndr), il rapporto tra giudici e cause rimane tra i più bassi dell’intero panorama regionale. Questa situazione rischia di compromettere l’efficienza e la tempestività dell’azione giudiziaria.
Il sottosegretario Ostellari ha espresso la volontà del Ministero della Giustizia di intervenire con misure strutturali a partire dal 2026.
Sul fronte amministrativo, i sindaci Antonelli e Cassani hanno ribadito la loro piena disponibilità a collaborare con il Governo. «Come amministratori – ha dichiarato Cassani – siamo pronti a mettere a disposizione graduatorie locali per sopperire alla mancanza di personale disponibile. È un modo concreto per fare rete e sostenere il funzionamento di un presidio di legalità fondamentale per tutto il territorio».
L’incontro ha posto le basi per l’apertura, nelle prossime settimane, di un tavolo di lavoro operativo, che coinvolgerà tecnici e rappresentanti istituzionali al fine di elaborare un piano d’azione condiviso. L’obiettivo è chiaro: rendere il sistema giudiziario locale più solido, accessibile ed efficiente.