Un aumento del fatturato del 17 per cento, +71 per cento per quanto riguarda l’utile netto, +56 per cento del margine utile lordo (Ebitda).
Sono i numeri della crescita di Neutalia fatti registrare nel 2024, anno in cui la società che gestisce il termovalorizzatore di Busto Arsizio ha investito 8,8 milioni di euro tra efficientamento energetico, manutenzione straordinaria e adeguamento ambientale.
A presentare il bilancio nella sede di Borsano sono stati la presidente Laura Mira Bonomi e Michele Falcone, che si appresta a concludere il mandato di amministratore delegato per dedicarsi pienamente al ruolo di direttore generale del Gruppo Cap. Con loro il consigliere Stefano Migliorini.
I numeri
«Il 2024 ha rappresentato un anno fondamentale – afferma Mira Bonomi – con il consolidamento e l’accelerazione di un modello industriale virtuoso, all’insegna dell’efficienza e della sostenibilità ambientale. I risultati confermano la bontà delle scelte fatte con la nascita di Neutalia e la capacità di coniugare affidabilità gestionale e responsabilità ambientale».
Il fatturato si attesta a 21,3 milioni di euro, con un incremento del 17 per cento rispetto all’anno precedente, grazie all’incremento dei ricavi da conferimento dei rifiuti e dalla vendita di energia elettrica.
L’Ebitda sale a 6,1 milioni (+56 per cento), «e il risultato più forte è l’incremento dell’utile netto: 2,4 milioni, il 71 per cento in più».
La presidente evidenzia anche la manutenzione straordinaria delle linee di termovalorizzazione, che ha permesso di aumentare la capacità di trattamento del 23,6 per cento, e l’efficientamento energetico, che ha consentito di produrre oltre 55mila MWh di energia elettrica (+39 per cento). Risultati ottenuti con un investimento di 8,8 milioni.
Tra i passaggi fondamentali del 2024, l’ottenimento della certificazione Emas, la riassegnazione della qualifica R1 che attesta il recupero energetico da parte di Regione Lombardia e l’avvio operativo del progetto di teleriscaldamento in collaborazione con Amga e Agesp, finanziato con i fondi del decreto Energia.
«Tutto ciò quasi a parità di costi, che si attestano intorno ai 15 milioni di euro, come nel 2023 – sottolinea Bonomi, al timone di Neutalia dallo scorso anno –. Sono anche diminuite drasticamente le fermate».
Queste, per la presidente, le migliori garanzie per il territorio: «L’ammodernamento contenuto nel pianto industriale e il piano benefit triennale (con un contributo per il clima e quindi la riforestazione di una parte del territorio con un investimento di 3 milioni di euro in vent’anni) sono fatti concreti importanti».
I nuovi step
Michele Falcone si sofferma sull’importante firma del Sustainbility Linked Loan da 32,6 milioni di euro, con il supporto di Bper, Banco Bpm e Finlombarda. Per dare il la al finanziamento, osserva, «le banche hanno verificato in maniera attenta il piano industriale. Forse nessuna azienda ha avuto più due diligence della nostra».
Falcone, dopo aver accompagnato l’azienda nel passaggio dall’ex Accam, si appresta a lasciare il ruolo di amministratore delegato per dedicarsi appieno all’incarico di direttore generale del Gruppo Cap. «Sono stati quattro anni fortissimi – racconta –. Nel 2021 ci sono stati coraggio e temerarietà. Il 2022 è stato l’anno dei nervi saldi a causa della crisi energetica. In quello successivo abbiamo avuto la fiducia dei soci, con l’approvazione del piano di sviluppo; nel 2024 quella delle banche».
La fase 1, dedicata al rinnovo dell’impianto, prosegue con un bando da circa 20 milioni, mentre continuano anche i lavori per il teleriscaldamento in capo ad Agesp ed Amga.
Avanti pure il piano di revamping, che richiederà di fermare l’impianto per circa sette mesi. Per questo è stato aperto un tavolo di mutuo aiuto con altri impianti per lo smaltimento dei rifiuti in quel periodo.
La fase 2 sarà dedicata agli impianti “ancellari” – che affiancheranno il termovalorizzatore – per il trattamento delle plastiche ingombranti e di ceneri e scorie. «Il sito diventerà un vero hub di economia circolare e sarà un modello nel territorio», assicura Mira Bonomi. Che chiosa: «I risultati si hanno solo se si conosce bene la macchina e la si fa lavorare bene. Nell’organico di Neutalia ci sono 51 persone, che ringrazio insieme alla direttrice dell’impianto Maria Ventura, cui si uniscono le competenze di chi lavora per i soci. Agesp, Amga e Cap sono realtà forti che hanno messo in campo le proprie capacità anche in termini operativi di personale e di struttura».