Il prossimo 7 giugno Il Prisma festeggia un compleanno importante, i vent’anni dalla sua costituzione.
Dal 2015 l’associazione culturale guidata da Alessandro Mazzucchelli ha organizzato un’ottantina di eventi (e sarebbero stati 100 se il Covid non li ha avessi fermati) su temi anche diversissimi tra loro: letteratura, medicina, fisica, politica, sport, attualità, storia, architettura e tanto altro ancora.
A Castellanza, grazie al Prisma, sono passati nomi di rilievo: il giornalista Toni Capuozzo, lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, l’onorevole Giuseppe Zamberletti, il fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, Silvio Garattini, l’architetto Mario Botta, l’allenatore di pallacanestro, anche della nazionale, Carlo Recalcati, l’astronauta Paolo Nespoli. E solo per citarne alcuni.
Tanti argomenti e tanti ospiti come tante sono le facce di un prisma.
Che poi l’associazione non doveva chiamarsi Il Prisma. All’inizio il suo nome doveva essere “La Cantimplora”. «La cantimplora – spiega Mazzucchelli – era una specie di borraccia che usavano i pellegrini, coloro che percorrevano la via Francigena o il cammino di Santiago. Al suo interno veniva versato il liquido e ci si dissetava. Ma poi abbiamo scelto un nome molto più facile, Il Prisma appunto, che ben si adattava anche all’uso dei colori per il logo».
E mentre il mondo si trasforma, un aspetto fa riflettere. «Abbiamo iniziato con Toni Capuozzo – rammenta Mazzucchelli – e allora si parlava di guerra in Iraq. Dopo vent’anni sono cambiati i nomi delle nazioni o dei continenti coinvolti, ma sono ancora in corso notevoli guerre».
Il pubblico in due decenni ha potuto ascoltare storie, assistere a dibattiti e incontrare relatori che non capita spesso di poter ascoltare senza la mediazione di un mezzo di comunicazione.
«In questi anni – dichiara Mazzucchelli – abbiamo visto che a fare la differenza sono gli oratori più che i temi trattati. L’argomento può anche attirare, ma la persona in sé richiama di più. Andare a vedere dal vivo personaggi che normalmente si vedono ad esempio in televisione è qualcosa che piace molto».
Come festeggerà Il Prisma il suo primo ventennale? «Stiamo pensando – confida il presidente - al ritorno di un personaggio che era già stato ospite dell’associazione vent’anni fa».