Si è svolta nella mattinata di oggi, sabato 12 aprile, a Villa De Strens, la cerimonia ufficiale di intitolazione della Sala Consiliare del Comune di Gazzada Schianno alla memoria di Roberto Maroni. Un momento denso di emozione e partecipazione, che ha richiamato un folto pubblico e numerose autorità istituzionali, a testimonianza dell’impronta profonda lasciata da Maroni nella vita politica e civile del Paese.
A rendere omaggio all’ex ministro e presidente della Regione Lombardia, scomparso nel 2022, sono intervenuti molti esponenti della Lega, partito in cui Maroni ha militato per tutta la vita: Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, Massimiliano Romeo, segretario regionale, e Andrea Cassani, sindaco di Gallarate e segretario provinciale.
In collegamento da Varsavia, dove si trovava per l’Ecofin, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha voluto inviare un videomessaggio di saluto e ricordo, sottolineando il tratto umano e istituzionale di Maroni, «un politico autentico, capace di ascoltare e di costruire ponti».
Presenti anche il prefetto Salvatore Pasquariello e il questore di Varese Carlo Mazza, oltre al sindaco di Varese, Davide Galimberti, e numerosi esponenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia, segno del rispetto trasversale che Maroni ha saputo guadagnarsi nel corso degli anni.
Un momento particolarmente toccante è stato riservato alla famiglia di Roberto Maroni, presente alla cerimonia e omaggiata con un mazzo di fiori e una targa da parte dell’amministrazione omunale. Il sindaco di Gazzada Stefano Frattini ha espresso parole di gratitudine e stima: «Intitolare questa Sala Consiliare a Roberto Maroni significa riconoscere non solo il politico, ma l’uomo delle istituzioni, profondamente legato al suo territorio».
A chiudere la cerimonia, un momento musicale che ha commosso i presenti: al pianoforte è stato eseguito un brano particolarmente amato da Maroni, musicista appassionato e raffinato. Un ultimo, delicato omaggio a quello che per tutti – amici, colleghi, cittadini – resterà “Bobo”: una figura di riferimento, un servitore dello Stato, un lombardo orgoglioso.