Bollette del gas salate «senza lettura dei contatori», il Partito Democratico ha portato il caso in commissione. Ma il sindaco Emanuele Antonelli ha replicato che «non è vero che i contatori vengono letti una volta l’anno, sono automatizzati». Precisando che la lettura dei contatori spetta a Prealpi Gas, non ad Agesp Energia.
«Negli ultimi giorni – ha affermato Paolo Pedotti (Pd) presentando l’interrogazione – molti concittadini stanno ricevendo a mezzo posta bollette relative alla fornitura di gas con l’indicazione di importi elevatissimi, il cui computo è stato effettuato da Agesp Energia non attraverso la lettura puntuale dei contatori bensì attraverso una presunzione di consumi sulla base del trend precedente utilizzando la tecnica dell’acconto.
A precisa domanda che alcuni utenti hanno posto agli operatori agli sportelli dedicati, è stato risposto che l’ultima lettura dei contatori risale a gennaio 2024. Aggiungendo che, in caso i numeri dei consumi ipotizzati in bolletta siano diversi da quelli rilevati dall’utente stesso in concreto, la bolletta non deve essere pagata e vi sarà da parte di Agesp stessa un ricalcolo».
«Interrogazione sbagliata», ha innanzitutto risposto Antonelli alle domande del Pd. Al suo fianco il presidente di Agesp Energia Paolo Montani. «Gli ho chiesto di venire, ma non è Agesp che legge i contatori, ma la società di distribuzione Prealpi Gas».
Inoltre, «non è vero che le leggono i contatori una volta l’anno, sono automatizzati. Ci possono essere dei disguidi e, in tal caso, vengono fatti dei conguagli. Ma ci sembra strano che i cittadini abbiano ricevuto quelle risposte dalle operatrici, sempre apprezzate per la loro competenza. Per un caso, non bisogna generalizzare».
In ogni caso, «se le bollette sono maggiorate, è per via dei rincari del gas, e questo lo sa tutto il mondo, non per altro». Insomma, il problema è eventualmente legato ai noti aumenti dei costi per l'approvvigionamento delle materie prime energetiche.
In caso di problemi specifici, il presidente Montani ha invitato a rivolgersi agli sportelli e al numero verde. «E in questo periodo – ha aggiunto – ci sono anche gli sportelli online con WhatsApp per stare vicini ai cittadini». Le cifre, insomma, «non sono colpa della società di vendita, ma è il costo del gas che è esploso».