L’interesse delle famiglie gallaratesi per il contributo una tantum Baby Card si conferma elevato: sono 109 le domande arrivate al Comune a seguito del bando lanciato a fine gennaio dall’Amministrazione comunale. Lo ha riferito l’assessore ai Servizi sociali Chiara Allai nel corso della commissione Welfare riunitasi mercoledì 9 aprile.
Dopo l’istruttoria condotta dagli uffici, sono risultate ammissibili 74 richieste. Di queste, 60 hanno ottenuto l’erogazione del contributo. Il plafond stanziato dall’esecutivo cittadino a guida centrodestra ammontava a 25mila euro, di cui 15mila destinati alla quota fissa (pari a 250 euro per ciascuna card) e 10mila ripartiti sulla base del Fattore Famiglia Gallarate (FFG), parametro già sperimentato nel 2024 per modulare i sostegni pubblici tenendo conto della reale condizione economica dei nuclei familiari.
«Tutte le famiglie beneficiarie hanno ricevuto un importo superiore alla quota minima – ha dichiarato l’assessore Allai – grazie all’applicazione del Fattore Famiglia Gallarate, che ha permesso di calibrare i contributi in base ai bisogni concreti». L’importo liquidato per ciascuna Baby Card varia infatti da un minimo di 305 euro a un massimo di 636 euro, con una media pari a 410 euro.
Secondo Allai, la crescita delle domande è riconducibile anche alla digitalizzazione della procedura: «Per la prima volta – ha sottolineato l’assessore ai Servizi sociali – le domande sono state raccolte esclusivamente attraverso una piattaforma online dedicata. Una modalità che ha facilitato l’accesso al bando e aumentato la partecipazione».
Confronto con gli anni precedenti. Il trend conferma un progressivo consolidamento dello strumento: nel 2022 i beneficiari erano stati 50, per un totale di 16.250 euro. Nel 2023, le domande accolte furono 63 con uno stanziamento complessivo di 22.400 euro. Lo scorso anno, primo in cui venne introdotto il Fattore Famiglia Gallarate, le richieste furono 48, per un totale erogato di 20.749,44 euro.
«L’applicazione del Fattore Famiglia – ha aggiunto Luigi Galluppi, capogruppo di Centro Popolare Gallarate – rappresenta un passo avanti significativo nella costruzione di politiche sociali più eque e mirate. Non si tratta solo di erogare fondi, ma di rispondere in modo puntuale alle diverse fragilità presenti nella nostra comunità».