La cooperativa sociale Il Granello “Don Luigi Monza” e CuoriKonnessi presentano “Questo sono io…”, musical a scopo benefico che andrà in scena domenica 13 aprile alle 16 al Teatro Condominio di Gallarate.
L’evento è stato organizzato dalle due realtà fagnanesi (la cooperativa sociale è nata a Cislago, ma è presente anche a Fagnano Olona) con il patrocinio e il contributo economico del Comune della città ospitante.
Il biglietto costa 10 euro: per informazioni e prenotazioni è possibile contattare CuoriKonnessi (cuorikonnessi@gmail.com; cell. 349.6781004 e 351.0979511).
Tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza al Granello che si occupa di formazione e di inserimento lavorativo di ragazzi e adulti con disabilità fisiche e psichiche attraverso attività socio-educative e lavorative.
«L’anno scorso – racconta Stefano Ferè, presidente di CuoriKonnessi – siamo andati a Milano a vedere “Grease” dove i protagonisti erano i ragazzi della cooperativa e ci sono piaciuti tantissimo: sono molto bravi e riescono a coinvolgere in maniera commovente. Poi, sempre l’anno scorso, i ragazzi hanno partecipato alla nostra festa della birra e hanno improvvisato alcune scene del musical».
Da qui è partita la collaborazione tra la cooperativa e l’associazione di Fagnano. La rappresentazione teatrale proposta quest’anno, “Questo sono io…”, è ispirata al film “The greatest showman”, pellicola del 2017 con Hugh Jackman e Zac Efron.
Perché andare a vedere il musical? «Perché è qualcosa di diverso dal solito, – dichiara Ferè – qui vanno in scena ragazzi speciali e lo spettacolo non è solo bello, ma lascia dentro qualcosa che non si riesce a spiegare e che ognuno porterà sempre con sé».
Il teatro fa parte dei percorsi che il Granello propone: salire sul palco significa percepire i propri limiti, ma anche superarli, confrontarsi con le proprie emozioni e mettersi in gioco.
“ll teatro - così il progetto viene presentato, come si può leggere sul suo sito, dalla stessa Cooperativa - è fatto di presenza, dell’esserci in scena e l’energia che passa allo spettatore fa sì che la storia non sia più solo teatro ma la storia di chi sta sul palco”.