Non servono più lupare e pizzini. Oggi le mafie vestono giacca e cravatta, investono in centri commerciali, si insinuano nei cantieri e nelle scelte di consumo di ognuno di noi. La loro strategia è l’invisibilità, la capacità di mimetizzarsi nella normalità apparente. Ed è proprio tra i banchi di scuola che si combatte la loro battaglia più importante: quella contro l’indifferenza.
A un anno di distanza dalla sua ultima visita, giovedì 10 aprile, dalle 10 alle 12, Pietro Grasso – già procuratore nazionale antimafia e presidente del senato – sarà di nuovo al liceo Crespi di Busto Arsizio, scuola capofila del progetto patrocinato dal “CPL Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” di Varese. L’evento, dal titolo provocatorio “Dove si nascondono le mafie?”, sarà trasmesso in diretta nazionale con la collaborazione di Unisona e il sostegno della Fondazione Conad.
Promosso dalla Fondazione Scintille di Futuro, di cui Grasso è presidente, l’incontro coinvolgerà migliaia di studenti e docenti in tutta Italia. Insieme a lui, ci sarà la partecipazione straordinaria di Pif, regista, autore e testimone attivo della cultura antimafia. L’obiettivo è quello di indagare – con un linguaggio chiaro e diretto – quanto le mafie si siano infiltrate nell’economia e nella vita sociale del Paese, andando ben oltre le regioni tradizionalmente considerate “a rischio”.
Si parlerà di legalità, Costituzione e responsabilità personale: a che cosa dobbiamo fare attenzione nelle nostre scelte quotidiane? Come possiamo evitare di finanziare inconsapevolmente la criminalità organizzata? Quali segnali possono rivelare che nella nostra città si stanno muovendo capitali illeciti?
Perché la storia delle mafie è una storia di sangue e di affari, dove il vero obiettivo non è più solo il controllo del territorio, ma l’accumulazione di potere e denaro. E se oggi la mafia sembra scomparsa, è solo perché è diventata più brava a nascondersi. È nella scuola, nella formazione e nella consapevolezza delle nuove generazioni, che può nascere la vera rivoluzione culturale capace di spezzare il silenzio e l’illusione.