Ad aprire quella che con tutta probabilità è stata la penultima seduta del consiglio comunale castellanzese prima delle elezioni, nella serata di martedì 8 aprile, è stata una comunicazione del consigliere Paolo Colombo che, di fatto, ha decretato lo scioglimento del gruppo consiliare Centro Destra Unito.
«Ci avviciniamo alle elezioni amministrative 2025 – ha spiegato Colombo – e la dinamica politica castellanzese ha recentemente registrato alcune novità, con la candidatura alla carica di Sindaco del consigliere Caputo e un potenziale candidato espresso dal partito di Fratelli d'Italia.
Queste scelte, indiscutibilmente legittime, non sono state concordate con presenti i consiglieri Paolo Colombo, Raffaella Radaelli e Angelo Soragni, pertanto prendiamo atto che l'attuale gruppo consiliare è sostanzialmente sciolto.
Per questo ci troviamo a comunicare al Presidente che abbiamo intenzione di costituire un gruppo misto, in cui confluiremo tutti e tre e il cui capogruppo sarà il consigliere Soragni».
La seduta, poi, è proseguita con l’illustrazione da parte dell’architetto Antonella Pisoni, responsabile del Settore Governo del Territorio, delle controdeduzioni alle osservazioni pervenute, da parte di Confocommercio Ascom Busto Arsizio Valle Olona e del cittadino Giordano Colombo, al piano attuativo di iniziativa privata dell'area in viale Lombardia angolo via XI Settembre.
Alle criticità sollevate riguardo all’eccessiva presenza di superfici commerciali rispetto al numero di abitanti, l’architetto Pisoni ha risposto che la prima osservazione non tiene conto della quantità di persone che, pur non essendo residenti in città, ogni giorno frequentano le strutture castellanzesi a causa della presenza sul territorio di due cliniche e di due università.
Per quanto riguarda, invece, la non integrazione della nuova struttura con il tessuto urbano e la viabilità, la nuova struttura, la cui superficie complessiva di 1800 metri quadri (1200 dei quali adibiti alla vendita), porterà con sé come opere di urbanizzazione primaria la rotonda che sarà costruita sull’incrocio del vecchio passaggio a livello, che risolverà molti dei problemi di viabilità dell’area, diversi parcheggi ad uso pubblico e alcuni marciapiedi e piste ciclabili, che saranno a beneficio anche della mobilità debole.
Dopo la discussione delle controdeduzioni, con la conseguente approvazione del piano attuativo, la seduta è proseguita con l'aggiornamento del piano cimiteriale, che, analizzati i dati demografici e le previsioni di mortalità sul territorio cittadino, che nei prossimi anni crescerà come inevitabile conseguenza del boom demografico degli anni ’60, prevede al suo interno l’individuazione di alcune zone da utilizzare come luoghi di sepoltura in caso di necessità.
In particolare sono stati identificati due campi da destinare alle inumazioni, circa 60 posti, la possibilità di proseguire la costruzione lungo il muro di cinta che ospita i nuovi colombari, con altre 80 unità, e l’eventuale realizzazione di 80 ossari posizionati in prosecuzione dei nuovi loculi.
«Niente di tutto questo sarà costruito per ora – ha chiarito la vice sindaco reggente Cristina Borroni – sono state solo individuate le aree da utilizzare in caso di necessità, tenendo conto della maggior tendenza al ricorso alla cremazione e dell’aumento dell’età media dei visitatori del camposanto.
Attualmente sono disponibili ancora 58 posti che, uniti a quelli che si renderanno vacanti a causa della scadenza delle concessioni, dovrebbero coprire ampiamente le necessità per i prossimi due o tre anni.
Inoltre il nuovo documento prevede l’eliminazione delle ultime barriere architettoniche, la creazione di un giardino delle rimembranze per la dispersione delle ceneri, la cui collocazione è già stata stabilita, e di spazi per le funzioni civili, sia all’aperto sia sfruttando la vecchia casa del custode».