Busto Arsizio dice addio all'architetto Antonio Locati, un uomo che ha saputo unire le proprie competenze professionali all'impegno per la comunità. Aveva 88 anni. Era stato anche consigliere comunale a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, nel Pci e poi Pds. L'ultimo saluto avverrà mercoledì 9 aprile alle ore 15 nella Sala del Commiato ‘‘Le Origini-Mismirigo’’, in viale Sicila 5, dove riposa in queste ore.
Era nato a Busto Arsizio nel 1936 e si era laureato in architettura nel 1962; nello stesso anno ha aperto lo studio a Busto, come ricorda il sito della sua attività - assieme alla moglie Aline.
Il lavoro è nel segno del settore dell’architettura civile, scolastica e nell’interior design. Da notare la partecipazione a diversi concorsi: all'inizio quello nazionale per il Piano Regolatore Particolareggiato della Fortezza da Basso in Firenze (in cui vinse il primo premio), in collaborazione con l'architetto Enrico Castiglioni e altri. Come si affermò «nel concorso per la progettazione di un complesso scolastico per una media inferiore a Busto Arsizio in collaborazione con l'architetto Alvisi«. Ancora, si menziona il «concorso per il progetto di massima del Piano Regolatore Particolareggiato per l’assetto ambientale e paesistico di Bagno Vignoni in Val d’Orcia, nel Senese in collaborazione con l'architetto Vittorio Introini».
Gli anni Settanta vedono lo studio sempre più impegnato sul fronte dei piani regolatori e del recupero dei centri storici, tra i temi che stanno particolarmente a cuore ad Antonio, e con il nuovo millennio entra la nuova generazione con Caterina.
Antonio Locati aveva un profondo rispetto per la storia e la memoria, che sapeva portare nello sguardo verso il futuro.
Alla moglie Aline e ai figli Matteo, Duccio e Caterina con le loro famiglie le condoglianze della redazione.