Non si placa l'attenzione sul caso del presunto drone russo sui cieli del basso Varesotto. Nei giorni scorsi, dopo l'apertura del fascicolo della Procura di Milano, è stato rilevato un altro passaggio di un possibile sorvolo di un drone russo nell'area no fly zone presente nella zona di Ispra, sul Lago Maggiore, interessata a fine marzo da alcune segnalazioni - da parte del Joint Research Centre della Commissione europea - sulla presunta presenza di un apparecchio di fabbricazione russa.
Per passaggio si intende la captazione di una frequenza tipica dei droni russi, ma dell'apparecchio non c'è nessuna traccia. E l'assenza di qualsiasi immagine del drone che ha sorvolato almeno sei volte l'area lascia aperta anche l'ipotesi che l'apparecchio che capta le frequenze possa essersi guastato restituendo dei 'falsi positivi'.