Le affermazioni pronunciate dalla presidente dell’ANPI di Varese, Ester Maria De Tomasi, nei confronti di un giovane studente durante un incontro pubblico per commemorare gli ottant’anni della Liberazione, rappresentano un episodio di estrema gravità, totalmente incompatibile con qualsiasi funzione rappresentativa in un contesto democratico maturo.
“Conosco personalmente Samuel Balatri, 19 anni, allievo dell’ultimo anno dell’Istituto Carlo Volonté di Luino, vicepresidente provinciale di Gioventù Nazionale e consigliere comunale a Rancio Valcuvia, per le sue doti umane e di grande equilibrio e rispettoso dell’altrui pensiero – ha precisato il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Romana Dell’Erba - Unica sua ‘colpa’ aver espresso il proprio pensiero, con tono rispettoso e partecipe ad una riflessione equilibrata sulla Resistenza – riconoscendone i meriti ma anche le zone d’ombra. In cambio ha ricevuto una risposta sconcertante: “Adesso io vorrei prenderti a sberle”.
“Sono esterrefatta e molto preoccupata – ha continuato Dell’Erba – Pensate solo come quelle parole intrise di odio da parte della presidente dell’Anpi si fossero tradotte in eventuali atti emulativi. Un’affermazione intimidatoria, pronunciata da un’adulta che ricopre un ruolo istituzionale, nei confronti di un giovane la cui unica ‘colpa’ è stata quella di non conformarsi al racconto unilaterale imposto da certa sinistra – ha dichiarato Romana Dell’Erba, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – Scuola significa libertà, scuola significa confronto non omologazione, dove il dibattito dovrebbe essere stimolato e mai represso, Ciò in una giornata importante nel Consiglio regionale, in cui stiamo votando leggi contro ogni forma di violenza come le baby gang e interventi per il contrasto al disagio giovanile, con il varo di iniziative educative”.
Dell’Erba ha proseguito: “Richiamarsi a motivazioni personali non giustifica in alcun modo un’aggressione verbale nei confronti di uno studente. Gravissimo, inoltre, il silenzio calato da parte del centrosinistra, solitamente pronto a ergersi a paladino delle libertà civili. Dove sono oggi le loro indignazioni? È questa la loro idea di coerenza?”.
“Condividiamo e sosteniamo le dichiarazioni dell’Assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso – ha concluso Dell’Erba – che ha condannato con chiarezza l’episodio e richiesto un intervento formale dell’ANPI nazionale. La memoria storica non può essere strumentalizzata a fini ideologici né trasformata in strumento di aggressione verbale. De Tomasi chieda pubblicamente scusa e faccia un passo indietro”.