Poco più di due settimane fa, in occasione del congresso di Fratelli d’Italia a Castellanza, la candidatura a sindaco di Luciano Lista col sostegno del centrodestra sembrava a un passo.
Col passare dei giorni, però, l’ufficialità non è arrivata e né Forza Italia né la Lega hanno sciolto le riserve. Il segretario della sezione cittadina del Carroccio, Thomas Guerini, dopo la riunione del partito di ieri sera ha fatto sapere di voler prendere ancora un po’ di tempo per riflettere sulla scelta del candidato da sostenere. Tra Lista e Paolo Pagani.
Tentennamenti che non piacciono a chi in Fratelli d’Italia dava per certo l’appoggio al proprio esponente. Il circolo di Castellanza, in una nota firmata dalla coordinatrice Antonella Zucchelli, esprime «sorpresa e disappunto nel leggere sulla stampa che la Lega – partito ormai diviso e incerto – starebbe rompendo la coalizione di centrodestra per convergere su una candidatura civica di dubbia provenienza, pur senza dichiararlo apertamente. Questa scelta favorisce la elezione a sindaco di Cristina Borroni, condannando Castellanza a un ulteriore isolamento e immobilismo».
Il rapporto appare incrinato. «Denunciamo l’atteggiamento opportunista e divisivo della Lega – si legge infatti nel comunicato – un comportamento facilmente strumentalizzabile da chi invoca l’appoggio del centrodestra ma ne rifiuta i simboli per mero calcolo elettorale».
La nota prosegue: «Fratelli d’Italia da sempre si impegna a porre Castellanza e la quotidianità dei suoi cittadini al primo posto. Solo 10 mesi fa, FdI ha registrato oltre il 30% di consensi: la scelta della Lega rappresenta una decisione che va a discapito di tale espressione di fiducia. È inaccettabile la contraddizione evidenziata: il segretario cittadino, Thomas Guerini, aveva manifestato al congresso di FdI del 22 marzo 2025 un chiaro sostegno alla coalizione, per poi vedere, a pochi giorni di distanza, smentire tale impegno a seguito dell’intervento della propria segreteria provinciale».
Pertanto FdI Castellanza invita la Lega «a chiarire in modo trasparente se intende partecipare alle prossime elezioni rappresentando pienamente la propria identità o se opterà per un orientamento, nel segno delle “garanzie”, che si discosta dai principi e dalle regole condivise».