Da oggi fino al 13 aprile, Salone del Mobile.Milano si conferma punto di incontro internazionale per l’industria di settore. La sfida: fare, di più e meglio per generare valore a servizio di una filiera strategica per il sistema produttivo italiano ed europeo. Quattro le leve: innovazione, ricerca, prodotto e mercato. La sfida: riorientare l’offerta verso Paesi ad alto potenziale.
A dare il via alla 63a edizione del Salone del Mobile.Milano, la Cerimonia Inaugurale. Presenti, al taglio del nastro, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in rappresentanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano, e Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo.
Dopo le intense giornate di allestimento che hanno coinvolto oltre 67 mila addetti, nei 169mila mq di superficie espositiva di Fiera Milano, Rho, 2.103 espositori, da 37 Paesi, sono già al lavoro per rafforzare relazioni nell’intera catena del valore, intercettare nuovi mercati, anticipare modelli per l’abitare e per il contract, che guida su scala globale sempre più ampie opportunità di crescita per le imprese del sistema. In quest’edizione sono 168 i brand per la prima volta al Salone; 91 quelli di ritorno. In crescita la percentuale di aziende estera (38%), con una prevalenza netta di aziende europee (73%). Sempre più internazionale anche l’offerta di Euroluce. Dai primi dati di biglietteria, positivo il trend degli operatori a conferma del potere attrattivo della Manifestazione, che nelle prime previsioni, vede gli operatori statunitensi tra i primi sei Paesi di provenienza, dopo Cina, Germania, Spagna, Brasile, Francia.
Commenta Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.Milano: «In un quadro geopolitico sempre più complesso, l’edizione 2025 del Salone del Mobile si annuncia cruciale per consolidare un vantaggio competitivo che richiede visione e coesione. Chi sceglie Salone, sceglie di cogliere le opportunità della più autorevole piattaforma internazionale di business: un moltiplicatore, unico al mondo, di capitale relazionale. Per incrementarne la forza attrattiva, negli ultimi dodici mesi abbiamo svolto 15 missioni all’estero, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia ICE. Siamo stati in Europa, negli Stati Uniti, in India e in Cina, firmando a gennaio il primo Memorandum con l’Arabia Saudita, un passo importante nella collaborazione tra i due Paesi, per la promozione del settore arredo e design. Ora che il quadro internazionale si fa ancora più complesso, è fondamentale trovare una via per preservare l’accesso delle nostre imprese al mercato statunitense, il primo mercato Extra-Ue».
E ancora: «Quella in corso è una partita che l’Italia deve giocare al tavolo con l’Europa con una strategia negoziale che eviti l’escalation. Salone rappresenta già da ora – con il 73% degli espositori esteri provenienti da Paesi Europei – un atlante di una geografica economica integrata e interdipendente. In questa nuova fase, Salone farà ancora una volta quello che ha sempre fatto: trasformare le sfide in opportunità, costruendo una base robusta per la crescita. Nel 2021, primi nel mondo, ci siamo rialzati dal Covid, con l‘edizione speciale di supersalone. Insieme alle aziende, abbiamo dimostrato di avere le risorse, il talento e la storia per affrontare il futuro. Oggi, più di ieri, al Paese, offriamo un modello: un’alleanza tra creatività, industria e visione. Questo è Salone 2025».
Afferma Claudio Feltrin,presidente di FederlegnoArredo: «L'inaugurazione del Salone di oggi rappresenta, più che mai, un momento fondamentale per il nostro settore e per la filiera del legno-arredo che ha chiuso il 2024 a quasi 52 miliardi di euro (4,3% del manifatturiero) con un -2,9%, l’export ha sfiorato i 20 miliardi, oltre 64mila le imprese (14,7% del manifatturiero) e circa 300mila gli addetti (7,8% del manifatturiero). Segnali positivi arrivano dalla produzione industriale del mese di gennaio che registra, rispetto allo stesso mese del 2024, un +7,8% per il mobile e un +7,9% per il legno, che la riporta ai livelli, più alti, del 2023».
E le vendite? «Anche le esportazioni del mobile, sempre a gennaio, tornano positive (+4%) con il recupero dei Paesi UE (+5,9%). Positivi anche Regno Unito (+8,1%) e Mercosur (+39,9%), mentre flettono USA (-2,7%) e Cina (-1,7%). Diventa quasi superfluo dire che lo scenario positivo del mese di gennaio potrebbe restare un dato isolato in conseguenza del caos scatenato dall'annuncio di Trump sui dazi del 20% per tutti i prodotti europei, compresi i nostri. Nonostante ciò, il nostro impegno è rivolto a cercare di consolidare il trend positivo di gennaio anche per i prossimi mesi, valorizzando, proprio attraverso Salone del Mobile.Milano, il lavoro dell'industria del design e della filiera che ne è il motore. Sento il dovere di ringraziare quegli imprenditori che oltre 60 anni fa hanno avuto la geniale intuizione di far nascere la Manifestazione che, ancora oggi, ci consente di poter contrare su un così potente strumento per avvicinare nuovi mercati e affrontare le crisi»
Dopo il successo dell’edizione The City of Lights (2023), il 2025 è anche l’anno di Euroluce - 306 espositori, tra i migliori brand del settore, 45% dei quali dall’estero. La Biennale restituirà, ancora una volta, un focus sull’evoluzione della luce negli spazi domestici indoor e outdoor, così come nel landscape urbano. Grande attesa per la prima edizione di The Euroluce International Lighting Forum, confronto a più voci sui grandi temi della progettazione della luce: 2 giornate di masterclass, tavole rotonde e workshop con 20 relatori da tutto il mondo, dalla solar designer Marjan van Aubel a Stefano Mancuso, neurologo delle piante, al grande antropologo britannico Tim Ingold.
Quattro i Progetti Speciali del Programma Culturale 2025: due in città, due al Salone. In fiera, al Pad. 22-24, lo sguardo visionario del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, affiancato dalla scenografa Margherita Palli e dal tessuto sonoro di Max Casacci, porge un tributo a un sentimento universale: l’attesa, il momento più sincero della vita, scandito dal battito di un cuore misterioso. Mentre è a Pierre- Yves Rochon, protagonista dell’hotellerie internazionale più esclusiva, che Salone ha voluto affidare il compito di dare forma a Villa Héritage (Pad. 13- 15), un omaggio alla Venezia di Luchino Visconti, alle note di Gustav Mahler, al talento di progettare stanze che diventano mondi senza tempo.
In città, fino al 21 maggio, Salone presenta Robert Wilson. Mother, al Museo della Pietà Rondanini – Castello Sforzesco, un’“opera totale” dedicata al capolavoro di Michelangelo, riconosciuto, insieme all’Ultima Cena di Leonardo, come l’opera d’arte più iconica di Milano. Sempre in città, fino al 18 aprile, Library of Light dell’artista britannica Es Devlin, accoglie il pubblico in una potente esperienza performativa allestita nel Cortile d’Onore della Pinacoteca di Brera: un “faro di sapere”, con oltre 3.000 volumi selezionati e donati da Feltrinelli per celebrare il valore della conoscenza.
Abbracciando nuovamente la città con due grande eventi, che prolungano l’apertura al pubblico dopo la Manifestazione, Salone rafforza, con la qualità della proposta e il suo pubblico internazionale, il valore altrettanto tangibile di Milano Capitale del design, evidenziando la natura di un territorio circolatore di conoscenze, grazie alla stretta correlazione con il Salone. Indotto stimato: 278 milioni di euro, in crescita grazie agli arrivi dall’estero in occasione del grande evento internazionale (fonte Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza).