Politica - 08 aprile 2025, 19:10

Licata: «Approvata la legge regionale a sostegno dei progetti di educativa di strada»

Il consigliere di Forza Italia: «Approvata oggi in Consiglio Regionale la legge che prevede contributi a sostegno dei progetti di ‘Educativa di strada’, promossi da Comuni, Terzo Settore, Enti ecclesiastici e religiosi. Una iniziativa con cui Regione Lombardia rafforza le misure, già in atto, di contrasto al disagio giovanile»

Approvata oggi in Consiglio Regionale la legge che prevede contributi a sostegno dei progetti di ‘Educativa di strada’, promossi da Comuni, Terzo Settore, Enti ecclesiastici e religiosi. Una iniziativa con cui Regione Lombardia rafforza le misure, già in atto, di contrasto al disagio giovanile”, così il Consigliere regionale Giuseppe Licata (Forza Italia), a latere dei lavori d’aula.

Per “Educativa di strada”, come meglio precisato nel progetto di legge, si intende “L’attività di educatori o volontari consistente nell’interazione con i giovani e nella loro educazione, svolta sul territorio e in particolare nei luoghi di ritrovo abituale delle aree urbane, e rivolta a gruppi spontanei di adolescenti e giovani, con la finalità di far emergere problematiche, bisogni, idee e risorse utili a contrastare e a superare il fenomeno del disagio giovanile, anche attraverso la trasmissione di informazioni utili ai giovani, la facilitazione del loro accesso ai servizi e alle iniziative di natura sociale e l’organizzazione di eventi o attività che consentano l’aggregazione e favoriscano la convivenza tra i giovani”.

La pandemia da Covid-19 ha stravolto la vita degli adolescenti, con ricadute negative di cui ancora oggi si vedono gli effetti in termini di crescita di forme di disagio psicologico, difficoltà nella socializzazione e nell’apprendimento, oltre ad una preoccupante diffusione di manifestazioni di ansia, depressione, disturbi alimentari e comportamenti antisociali” – prosegue Licata – “L’educativa di strada può essere un punto di riferimento per molti ragazzi. Gli educatori incontrano i giovani in contesti informali, come piazze o spazi pubblici, per instaurare relazioni di fiducia e dialogo: questi ragazzi possono così riuscire a trovare ascolto, accoglienza e un’opportunità di crescita che li allontani da comportamenti e situazioni a rischio e li reintegri nella comunità.”

Il peggioramento dei livelli di salute mentale nei minori viene rilevato anche dall’ISTAT, attraverso l’indice chiamato BES derivato da alcuni quesiti posti ad un campione e che riguardano ansia, depressione, perdita di controllo comportamentale o emozionale e benessere psicologico. Dopo l’inizio della pandemia, è proprio tra i più giovani (fascia 14-19 anni) che si era riscontrato il peggioramento più consistente dell’indice di salute mentale. Stando agli ultimi dati disponibili – relativi al 2023 – questa tendenza non appare del tutto recuperata rispetto al periodo pre-Covid. Oggi il 49,4% dei giovani italiani tra i 18 e i 25 anni afferma di avere sofferto di ansia e depressione a causa dell’emergenza sanitaria. Per la stessa ragione, il 62,1% ha cambiato la propria visione del futuro.

Il fenomeno del disagio giovanile è rilevato e grava anche sugli Enti Locali, che si trovano a gestire il tema delicato dei minori in comunità, su cui, anche su mio impulso, l’anno scorso sono stati stanziati fondi per i Comuni sotto i 3.000 abitanti”, sottolinea il Consigliere regionale Giuseppe Licata. “Quello del disagio giovanile è un tema su cui stiamo lavorando anche con l’Assessore Tironi per lo sviluppo dello strumento del Patentino Digitale, per sensibilizzare i ragazzi delle scuole medie all’utilizzo consapevole dello smartphone, apparecchio che ha tante potenzialità positive, ma che può comportare tanti rischi, tra questi il fenomeno del cyberbullismo”.

“Bene quindi l’approvazione di questa nuova legge regionale che stanzia risorse per sostenere la sperimentazione di questi progetti con l’obiettivo di raggiungere i giovani nei loro luoghi di ritrovo abituale, nei loro spazi, affinché possano tornare a vivere una socialità sana che permetta loro di essere giovani attivi”, conclude Licata.

c.s.