/ Busto Arsizio

Busto Arsizio | 06 aprile 2025, 19:37

Giornate Pirandelliane al teatro Sociale Cajelli: quelle immagini pubblicate «prima che sbiadiscano del tutto»

In questo periodo si sarebbe dovuta svolgere la decima edizione a Busto. Il messaggio di Daniele Geltrudi per rompere il silenzio: «Fin dal momento della scomparsa di Delia, ho ritenuto inevitabile indirizzare il percorso artistico di Educarte, l'associazione culturale da lei creata perché vivesse qui nel "suo" teatro, verso Pirandello»

Giornate Pirandelliane al teatro Sociale Cajelli: quelle immagini pubblicate «prima che sbiadiscano del tutto»

Il Teatro Sociale Cajelli sabato sera ha accolto il Baff, ma i problemi sono tutt'altro che finiti (LEGGI QUI).C'è tutto un discorso da affrontare sul suo futuro a Busto Arsizio e intanto dopo la cancellazione della "Tosca" lo scorso anno c'è un altro vuoto. 

Lo ricorda su Facebook l'architetto Daniele Geltrudi e il suo è un racconto che vuole trasmettere ciò che si è fatto per Delia Cajelli, alla quale è dedicagto il teatro. Ma traspare anche un timore. Tant'è che osserva come queste immagine sono condivise «prima che sbiadiscano del tutto».

Che vocazione, che anima avrà il teatro in futuro? La Fondazione comunitaria del Varesotto aveva detto che «le questioni sul tavolo sono tante, risapute e complesse. Vanno messi in conto, come sempre in questi casi, anche dei costi di ristrutturazione» (LEGGI QUI).

Oggi il grido garbato ma anche severo di Geltrudi. Che pubblica anche il volto sorridente di Delia un richiamo all'identità, alla stessa esistenza del teatro per cui lei si era tanto battuta.

Ecco cosa scrive l'architetto.

Questo sarebbe stato il periodo esatto della decima edizione delle Giornate Pirandelliane di Educarte: e proprio in questo silenzio desidero dire qualcosa.

Nel lontano 1982, il primo lavoro da architetto (che fosse veramente mio) è stato l'impianto scenico del "Questa sera si recita a soggetto", a cui mi aveva chiamato una giovane regista teatrale, Delia Cajelli (1946-2015). 

Anche per Delia, quello era un inizio e doppio, della sua appassionata vicenda con i testi immensi di Luigi Pirandello e con il Teatro Sociale di Busto Arsizio.

Nella continuità di quella lunghissima vicenda, fin dal momento della scomparsa di Delia, ho ritenuto inevitabile indirizzare il percorso artistico di Educarte, l'associazione culturale da lei creata perché vivesse qui nel "suo"teatro, verso Pirandello.

Tanti artisti e collaboratori hanno curato e fatto vivere, nel nome di Delia, dal 2016, ben nove edizioni delle Giornate, e di questa manifestazione divenuta (umilmente) identitaria del Teatro e della Città, rimane qualche memoria nei "Quaderni di Educarte" che ho cercato di mettere insieme. E bisogna dire che per le Giornate, a noi di Educarte non è mai mancato il convinto supporto, appunto, del Teatro e della Città, cioè di Luca Galli, che dalle mani di Delia aveva ricevuto le redini del Sociale, e di Manuela Maffioli, ben al di là delle proprie competenze di assessore alla cultura.

Allora, per qualche giorno, vorrei riprendere dal nostro archivio alcune immagini del palcoscenico delle Giornate, prima che sbiadiscano del tutto...


 

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore